Partenza col botto alla 29esima edizione di Emmas, il festival della musica dei popoli in corso ad Olbia.

L'apertura dei concerti serali alla stazione marittima, dopo l'anteprima all'aeroporto, era affidata al musicista nuorese Gavino Murgia, poliedrico sassofonista che si esprime nel terreno sconfinato tra jazz e musica sarda col sax, le launeddas o l'uso della voce. Secondo set con i tenores Goinè, sempre di Nuoro e gran finale con i padroni di casa, i Cordas et Cannas (Bruno Piccinnu e Francesco Pilu sono anche organizzatori del festival) che hanno presentato parte del loro nuovo lavoro, "Terra Muda", e sono stati poi raggiunti dagli altri musicisti per una lunga, e molto apprezzata dal pubblico, session.

I "Cordas et Cannas" festeggiano nel 2018 i 40 anni di vita, traguardo che li rende la più longeva band sarda del loro genere. Una band che si è saputa rinnovare nel tempo, con un sapiente innesto di giovani musicisti accanto agli storici componenti del gruppo, tra i primi in Sardegna ad avventurarsi nel terreno delle contaminazioni tra la musica sarda, altre musiche popolari e incursioni jazzistiche.

Trascinata da un energico Francesco Pilu, la band è passata dai brani storici come "Su Testamentu" di Peppino Mereu al nuovo "Terra muda" centrato su temi ambientali, per concludere con l'accompagnamento del numeroso pubblico presente con l'identitaria "Bandera".

Il festival prosegue stasera con l'anteprima di AlmaCanta duo - alle 18.30, in aeroporto - e, dalle 21.30, alla stazione marittima con AlmaCanta band, Simone Campa e la Paranza del Geco.

Si chiude domani con Estemporanea (alle 18.30), Mauro Mibelli solo e Stefano Saletti con la Banda Ikona.

Il video con l'esibizione dei Cordas et Cannas:

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