Nosferatu: Robert Eggers stupisce ancora una volta e conquista la critica
Il famelico vampiro rivive nella cinepresa del regista che reinterpreta il grande classico del 1922Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mancano giusto poche settimane all’uscita di “Nosferatu”, atteso proprio in coincidenza con l’inizio del nuovo anno; e per tutti gli insaziabili appassionati il 2025 non potrebbe cominciare meglio di così. Dal classico del 1922 di Friedrich Murnau - che ha liberamente reinterpretato e adattato al grande schermo il “Dracula” di Bram Stoker - passando al rifacimento di Werner Herzog uscito nel 1979, il famelico vampiro rivive ora nella cinepresa del sempre più affermato Robert Eggers; resosi famoso dopo il successo di titoli come “The Lighthouse” ed oggi nuovo punto riferimento nella categoria del cinema ad altra tensione. A giudicare dalle anteprime stampa, pare proprio che il cineasta abbia fatto nuovamente centro: con un debutto sul sito Rotten Tomatoes del 95% di feedback positivi su una base di 42 recensioni, “Nosferatu” dimostra di aver conquistato la critica. Tra i vari commenti, troviamo ad esempio: “Eggers reinterpreta l'opera fondamentale di Murnau come una tragedia gotica psicosessuale che trasforma questo adattamento in un mesmerico capolavoro macabro”. Sulle stessa linea, si legge anche: “Nosferatu non solo rivitalizza un mostro classico, ma ci ricorda anche perché sono importanti”.
E non meno entusiasti i commenti sugli attori: “La sceneggiatura ampiamente suggestiva di Eggers non mette troppo a fuoco i dettagli della repressione di Ellen, ma la sua interpretazione fa sì che il resto del film non debba preoccuparsene”. Con le star Bill Skarsgård, Nicholas Hoult, Lily-Rose Depp, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Willem Dafoe, il titolo ci farà vivere l’orrore dei coniugi Ellen e Thomas Hutter caduti nella tela del sinistro conte Orlok, la cui vera natura appare incerta e nasconde qualcosa di non umano. Ambientata nella Germania del 1938, la pellicola è stata girata in località come Praga e Lubecca, oltre ai set allestiti in location storiche come il Castello del Corvino in Transilvania. Per mantenere intatta l’atmosfera angosciosa dell’originale, Eggers ha elaborato alcune scelte estetiche ai limiti del sostenibile. Intervenuto per conto di Deadline, ha svelato che in alcune sezioni è stato necessario l’utilizzo di migliaia di topi, rendendo necessari degli accorgimenti ad hoc per effettuare le riprese: “Penso che in alcune scene ci fossero migliaia di topi, che non è così complicato. La cosa più grande che lo rende difficile è che dovevamo tenerli sotto controllo per la loro sicurezza con del plexiglass che non si vede in scena. E poi i ratti sullo sfondo diventano CG”.
Parlando poi dell’esperienza vissuta sulla propria pelle, l’attrice Emma Corrin ha aggiunto: “Trenta topi erano sul mio petto nudo. Onestamente, sono stata piuttosto coraggiosa nell'affrontare la situazione. Sono stata molto stoica, davvero britannica. E poi eravamo nella scena, e non indossavo un top ed è stato semplicemente orribile. Quell'odore è qualcosa che non si può immaginare. E l'incontinenza era qualcosa che non mi aspettavo realmente, ma è stato terribile... Era orribile”. Alle stesse impressioni di raccapriccio si sono aggiunte quelle del co-protagonista Nicholas Hoult, che ha racontato di una scena girata insieme al collega Bill Skarsgård rinchiuso dentro una bara in compagnia dei roditori: “Era chiuso lì dentro con i ratti e io pensavo: continuerò a sbagliare la scena, così dovrà farla altra volte. Quando siamo entrati dentro quella stanza c'erano tipo 5000 topi e poi erano diventati quasi come un tappeto. Tappeti di ratti. Quello è ciò che venderei sul mio negozio Etsy”. Dopo aver visto in sede d’anteprima il risultato finale, Hoult non ha potuto fare a meno di esprimere pubblicamente le proprie impressioni. Ospite al The Graham Norton Show, la star ha ammesso di aver trovato l’esperienza a dir poco terrificante, ricordando le sensazioni vissute direttamente sul set: “Non volevo fare un film spaventoso all'inizio perché è altamente stressante e mi metteva ansia. Tutto sembrava così reale, il che lo ha reso ancora più spaventoso per me. Durante la proiezione a Berlino, in una scena ho fatto un salto incredibile!”