Non corriamo il rischio di dire essere smentiti affermando che il talento letterario di Gianmaria Testa, celebre cantautore piemontese scomparso il 30 marzo scorso, è stato di gran lunga superiore a quello musicale e canoro.

Con la sua voce casuale, appartata, di non cantante, ha regalato vent’anni di canzoni garbate quanto innervate di interna passione.

Dal 24 marzo per Produzioni Fuorivia e l’etichetta Egea circolerà “Le Chant du Monde/Pias”, undici cd racchiusi in due cofanetti: il primo con dentro sette dischi realizzati in studio, il secondo contenente quattro sedute dal vivo.

Un’opera che sprigiona una visione ampia della vita, fatta di luci e ombre, riflessioni sul passato e attesa del futuro, sentimenti e speranze, paure e ingiustizie, il sociale e i grandi temi dei nostri giorni, come ad esempio quello della migrazione. Il tutto, sprigionato con quella immediatezza epigrammatica che solo la canzone consente.

A fine mese, poi su Sky Arte HD andrà in onda un filmato di novanta minuti che documenta la serata-omaggio organizzata il 22 settembre dello scorso anno nella sala Sinopoli dell’Auditorium della Musica di Roma, a cui hanno preso parte Paolo Fresu, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Rossi, Lella Costa, Rita Marcotulli, Omar Pedrini e tanti altri.
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