La storia dell’umanità è zeppa di geni incompresi. Vincent Van Gogh faticava a sbarcare il lunario e la fama è arrivata dopo la sua morte. Le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo

Ma si dice anche che Albert Einstein, gigante della fisica astronomica, a scuola andasse così così anche nelle materie scientifiche. E poi c’è Ennio Morricone, il grande musicista, compositore e arrangiatore, morto a Roma il 6 luglio del 2020 all’età di 92 anni. 

Ha arrangiato canzoni famosissime come “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” di Gianni Morandi e “Sapore di sale” di Gino Paoli. Ha scritto musiche indimenticabili per il cinema: da “Per un pugno di dollari” e “C’era una volta in America” di Sergio Leone,  a “Hateful eight” di Quentin Tarantino.

Eppure, agli inizi della carriera, lo racconta lo stesso Morricone in un’intervista postuma pubblicata dal Corriere della Sera, fece il concorso per diventare direttore del Conservatorio di Sassari. Fu bocciato.

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