I Subsonica tornano con "Mentale strumentale', nono album inedito della band.

Registrato e completato nel 2004 e mai ancora pubblicato, è composto da 10 brani che simbolicamente descrivono un viaggio di esplorazione nello spazio.

A pochi mesi dalla pubblicazione di "Microchip Temporale", una rielaborazione di "Microchip Emozionale", realizzato in complicità con 14 artisti, i Subsonica scelgono dunque questo particolare momento di sospensione temporale e di riflessione collettiva per regalare al pubblico un disco unico, suggestivo, costruito con la sola forza della musica e della vocalità concepita come strumento.

"Mentale Strumentale" è un viaggio artistico e illuminante, un'esplorazione intima delle possibilità e delle sfaccettature del gruppo, tra scenari sonori tratteggiati con synth analogici, percussioni esotiche, strumenti acustici e multieffetto. Rappresenta la svolta decisiva e silenziosa che ha permesso ai Subsonica di affrontare con grande personalità i decenni successivi.

MOMENTO CHIAVE - "Non ci giriamo intorno - spiegano i membri della band -. Era il 2004, avevamo da poco terminato il tour di 'Amorematico' e pubblicato il live 'Controllo del livello di rombo'. Il rapporto con la nostra prima casa discografica si era consumato al limite del logoramento e il contratto era in scadenza. Non desideravamo rinnovarlo". "Avremmo voluto creare una nostra struttura live, un nostro management e discutere da zero i termini di un nuovo accordo discografico, che chiarisse in modo inequivocabile le condizioni di piena e totale libertà artistica. Ma da contratto - raccontano ancora - firmato non senza una certa dose di ingenuità, avremmo dovuto consegnare ancora due album. O un doppio. Decidemmo di realizzarlo strumentale. Decidemmo che potevamo proporre al mondo i Subsonica in formato strumentale e che sarebbe stata una sfida tosta e appassionante".

"Ci chiudemmo nello studio di Piazza Vittorio - ricordano ancora i Subsonica - pronti a lavorare insieme giorno e notte. Cablammo tutti gli strumenti, inclusa una buona quantità di synth analogici, percussioni, strumenti a corde, e tanti multi-effetto pronti a deformare spazi e prospettive sonore. Eravamo molto gasati e ispirati. Al punto che rimanemmo delusi dal rifiuto della nostra casa discografica di allora di pubblicare quel materiale. E l'album rimase così fermo".

"Fu un momento chiave della nostra storia - sottolineano - Grazie a quella esperienza di ricerca, di musica d'insieme, di definizione di personalità collettiva, avevamo probabilmente individuato la chiave che ci avrebbe permesso di affrontare i decenni successivi".

SOSPENSIONE TEMPORALE - Secondo i Subsonica proprio "la 'sospensione temporale' che stiamo vivendo in queste settimane, strane e complicate" è la "dimensione adatta" per lanciare il nuovo album. "È un momento di inevitabile riflessione, forse anche di immaginazione collettiva. Siamo improvvisamente tanti e tutti insieme a cercare di capire che mondo troveremo fuori dalla porta di casa quando torneremo ad uscire. Se ci sarà davvero un cambiamento, sarà dovuto esclusivamente alla capacità di slancio e all'esigenza di prospettive più aperte e coraggiose che ognuno di noi sarà in grado di coltivare. Ecco perché pensiamo di proporre oggi, a chi ci ha sempre seguito, il resoconto di questa avventurosa esperienza, diversa per forma e densità da tutte quelle per cui siamo stati conosciuti fino ad ora".

L'abum si apre con "Decollo", seguono "Cullati dalla tempesta", "Artide 3 A.M.", "A nord di ogni distanza", "Detriti nello spazio", "A di addio", "Tempesta solare", "Delitto sulla luna", "Strumentale", "Rientro in atmosfera".

(Unioneonline/v.l.)
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