Continua ad ampliare la bacheca dei riconoscimenti il documentario del regista algherese Antonio Maciocco: alla XVII edizione del Labour Film Festival di Sesto San Giovanni "L'ultimo barbiere di Carrera Longa" è stato giudicato dal pubblico il miglior cortometraggio.

Un riconoscimento prestigioso, vista l'importanza della rassegna dedicata all'incontro tra cinema e lavoro promossa da Cisl e Acli Lombardia con il Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni, che ospita tutte le proiezioni. Una rassegna che ha ospitato opere che vanno dal Leone d'oro Nomadland di Chloé Zhao al Premio Oscar Minari di Lee Isaac Chung.

Il documentario sardo è incentrato sulla storia di Gavino, anziano barbiere sassarese che nel dialetto della sua città descrive la storia della sua carriera lavorativa durata ben 56 anni. Una vita, nella quale dalla sua bottega ha visto la città cambiare assieme ai suoi abitanti, sassarese e immigrati.

La fotografia e il montaggio del corto sardo sono di Michele Gagliani, le musiche di Elva Lutza, l'aiuto regia di Daniele Diana, la scenografia di Piervincenzo Chessa. Al suono ha lavorato Enrico Pinna.

Il progetto "L'ultimo barbiere di Carrera Longa" ha già vinto il concorso Kentzeboghes 2018 per progetti cinematografici nelle lingue e dialetti della Sardegna, promosso dall'Associazione Culturale Babel, e ha fatto la doppietta per Miglior documentario corto e migliore regia al "Nòt Film Fest 2020", il festival del cinema indipendente internazionale di Santarcangelo. 

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