Sarà divisa in tre parti quasi uguali l'eredità di Pippo Baudo, il presentatore morto lo scorso 16 agosto al Biocampo di Roma.

 Il testamento del 13 volte conduttore di Sanremo, presenza fissa per decenni nelle case degli italiani, è stato aperto ieri nello studio del notaio Renato Carraffa, a Bracciano (Roma), alla presenza di Alessandro e Tiziana, i due figli di Baudo nati da due diverse relazioni, e di Dina Minna, l'assistente che per quasi 36 anni è sempre stata a fianco dello showman e che lui ha voluto destinataria della terza parte della somma. 

Lo riporta il Messaggero, che stima anche l’ammontare dell’eredità:  oltre a diverse proprietà, nel Lazio e in Sicilia, sarebbero almeno dieci milioni di euro i compensi ricevuti dal presentatore “solo” per le tredici conduzioni di Sanremo, con cachet di circa 800mila euro a edizione.

Potrebbero anche esserci stati dei lasciti a due avvocati, legali di Baudo, che ieri hanno presenziato alla lettura delle ultime volontà del presentatore, e non si escludono anche possibili donazioni ad opere benefiche.

Minna ha sempre assistito Baudo nel suo lavoro e negli ultimi tempi lo ha aiutato a gestire le terapie farmacologiche. Ormai era una persona di famiglia, lo dimostra la sua presenza fissa nella camera ardente accanto ai figli: Alessandro, il più grande, nato nel 1962 da una relazione con Mirella Adinolfi e riconosciuto nel 2000, e Tiziana, nata nel 1970 dal matrimonio con Angela Lippi. 

(Unioneonline/D)

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