L’abito-Nuraghe, Nanneddu meu e Videolina: la Sardegna domina la conferenza stampa a Sanremo
Antonio Marras, riti scaramantici, poi la domanda in limba: Geppi Cucciari e Mahmood portano l’Isola al festival(Ansa)
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La Sardegna domina la conferenza stampa che precede la quarta serata del Festival di Sanremo.
C’è più intesa che mai tra Geppi Cucciari e Mahmood, co-conduttori oggi con Carlo Conti, che hanno spopolato con il reel in cui imitano la mossa “cuoricini” coi corpi dei Coma_Cose: «La Sardegna, come tutti i posti isolati, è un luogo dell’anima. Anche se noi ci ameremmo anche non fossimo entrambi sardi, siamo team cuoricini».
Questa sera la conduttrice di Macomer indosserà tre abiti dello stilista algherese Marras: «Vesto Antonio esclusivamente da 15 anni. In tutti i momenti più importanti della mia vita ho avuto lui accanto».
«Antonio e Patrizia sono parte della mia vita affettiva, non c’è un rapporto commerciale». Gli abiti saranno tutti lunghi, uno avrà dei Nuraghi che circondano la gonna. «Non mi sento a mio agio con gli abiti lunghi, ma voglio entrare con eleganza nei salotti delle persone che ci guarderanno».
Mahmood, 33 anni, papà egiziano e mamma di Orosei, ricorda quando cantò per L’Unione Sarda Nanneddu meu: «Aveva portato bene e proprio per questo preferisco non rischiare. Riti scaramantici non ne ho ma ho un oggetto particolare: mi hanno regalato delle mutande con una pannocchia disegnata sopra».
Siparietto poi con un giornalista sardo dell’Huffington Post, che ha rivolto una domanda a Geppi Cucciari in limba: «Comunque ti ricordo che non siamo a Videolina, questa è una conferenza stampa della Rai – ha scherzato Geppi -. Ti ho capito anche se sei cagliaritano e io sono macomerese, comunque rispondo in italiano così ci capiscono tutti».