Un successo di pubblico, col teatro Primo Longobardo colmo al massimo della capienza consentita, la rappresentazione di "Chisginedda II - il Ritorno", ieri notte a La Maddalena.

In vernacolo “isulanu”, scritta da Giorgio Acciaro, è la prosecuzione della prima, messa in scena per la prima volta nel 2012 che, per la regia allora di Graziella D'Angelo riscosse, anche in quel caso, notevole apprezzamento.

Era in pratica la storia di Cenerentola che, come disse l'autore Giorgio Acciaro, è stata «trapiantata pari pari nel nostro ambiente maddalenino, in un'epoca non precisata, diciamo all'età dell’oro, quella che sembra sempre migliore di quella che stiamo vivendo. Grosso modo diciamo che è ambientata nel dopoguerra».

I protagonisti erano Chisginedda appunto una "ziracca”, una ragazza, orfana, che lavorava in un rinomato salone di bellezza. Attorno a lei ruotavano tanti altri personaggi. Chisginedda, tra alterne vicende, simpatiche situazioni, esilaranti battute (tra gli interpreti l'indimenticabile e compianto Tonino Scanu), alla fine sposò, come spesso accadeva, un militare ed andò via, coronando, almeno apparentemente, i suoi sogni.

La storia rappresentata ieri ha proposto, sostanzialmete, gli stessi personaggi principali, alcuni anni più tardi, un po' invecchiati, in un paese meno benestante di prima e col salone di bellezza in crisi e in vendita. E qui ritorna Chisginedda, delusa dall'esperienza coniugale e decisa a riprende, nella sua isola, la sua vita. Anche in Chisginedda II hanno brillato gli interpreti e non sono mancati momenti divertenti.

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