Tra i film d’animazione DreamWorks, l’unica serie che ha davvero saputo rivaleggiare ad armi pari col successo di “Shrek” è stata quella di “Kung Fu Panda”. Se le avventure dell’orco burbero e sboccato han colpito per il carico d’irriverenza che, in una formula fresca ed esilarante, reinterpretava i personaggi tradizionali del mondo delle favole, la gloriosa epopea del Guerrero Dragone è riuscita a rapirci con uno stravagante commisto di comicità e cultura orientale, tra il fascino incantevole dei templi sacri e l’incalzare di scontri a suon di kung fu ispirati ai vecchi film d’arti marziali cinesi.

Il consenso straordinario del primo episodio uscito nel 2008 ha decretato la fortuna del franchise, che ha portato negli anni all’uscita di tre sequel col quarto appuntamento attualmente nelle sale. “Kung Fu Panda 4” riprende dove si sono interrotti gli avvenimenti dei passati episodi: dopo aver affrontato mille difficoltà e avversari pericolosissimi, il valoroso Po si adopera per portare la quiete come maestro spirituale nella Valle della Pace. Ma anche la sua nuova scommessa non si rivelerà affatto semplice, dovendo imparare tutto il necessario sulla leadership spirituale e apprestandosi alla ricerca di un Guerriero Dragone che posa succedergli. La faccenda si farà ancora più complicata quando comparirà il pericoloso criminale Chameleon, una lucertola capace di assumere le sembianze di qualsiasi altra creatura, comprese le abilità nel combattimento. Intenta a rubare il Bastone della Saggezza per riportare in vita i nemici sconfitti in passato, Chameleon metterà a dura prova il nostro eroe. Per fortuna Po potrà contare anche stavolta sul contributo prezioso dei compagni, fra cui la volpe Zhen che metterà a disposizione le sue preziose doti di ladra per contrastare l’incombente minaccia. Con Jack Black ingaggiato ancora una volta per dare voce al protagonista, sembrerebbe al momento che “Kung Fu Panda 4” stia ricevendo giudizi da parte della critica alquanto tiepidi.

Come riscontrato sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il sequel segnerebbe un record negativo per la saga, con un punteggio iniziale del 76% di giudizi positivi rispetto ai precedenti 87% di “Kung Fu Panda”, 81% di “Kung Fu Panda 2” e ancora una volta 87% per “Kung Fu Panda 3”. Trattasi in ogni caso di un risultato provvisorio, che con buona probabilità potrebbe veder alzata la percentuale nel corso delle settimane.

Fra i tanti esempi, i commenti sul film del The Hollywood Reperter son stati i seguenti: «Kung Fu Panda 4 mira chiaramente a rinvigorire il franchise, ma in realtà è sempre lo stesso, il che non è una cosa così negativa».

Ancor meno incoraggiante il feedback rilasciato da The Weekend: «I bambini più piccoli dovrebbero divertirsi, ma a parte alcuni momenti divertenti, Kung Fu Panda 4 è per lo più noioso e poco ispirato». Ma opinioni di critica a parte, pare evidente che il titolo stia infiammando il botteghino con incassi notevoli. Già solo alla sua seconda settimana, dopo l’uscita nelle sale nordamericane lo scorso 8 marzo, il titolo ha superato la cifra di quasi 108 milioni di dollari, spodestando dal primo posto perfino il dominio di “Dune - Parte Due” che ha retto incontrastato la prima posizione fin dal suo debutto.

Disponibile in Italia a partire dal 21 marzo, il trend positivo del film ha conquistato anche il nostro paese, andando ad occupare la cima con quasi 4 milioni di euro ricavati - in base ai dati forniti da Cinetel - dalla distribuzione in 563 sale con 462.627 presenze totali. Il successo di pubblico ha permesso a “Kung Fu Panda 4” di segnare un ulteriore record in tutta la serie cinematografica: arrivato negli ultimi giorni alla cifra globale di 270 milioni, l’intero franchise ha ufficialmente superato il traguardo dei 2 miliardi di ricavi complessivi. Tirando le somme, tra opinioni di critica e risposta di pubblico, possiamo dedurne che per quanto le avventure di Po continuino a fare gola, l’esigenza di una ventata d’aria fresca comincia a farsi sentire. Chissà allora che i piani per un nuovo “Kung Fu Panda” contemplino l’ipotesi di un reboot dell’intero universo, magari con un protagonista nuovo di zecca. O si continuerà a battere un terreno che, per quanto ormai privo di sorprese, risulta ancora di sufficiente interesse fra gli appassionati? Solo il tempo saprà darci queste risposte.

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