C’è chi trova forza nella religione o in un ideale, in un sentimento o in una passione, nell’arte o nello sport, nella letteratura o nello studio.

Dayna Stephens, sassofonista newyorchese di scena venerdì 27 alle 22.00 al Bflat di Cagliari, la forza per esorcizzare le difficoltà causate da una rara malattia renale che l’ha colpito a 19 anni, l’ha trovata nella musica: nel jazz in particolare. Tutt’oggi, nonostante la qualità della vita sia migliorata grazie a un trapianto, gli ostacoli da superare non sono finiti. Compresi quelli economici. Dayna, infatti, deve sborsare 4000 dollari al mese per l’acquisto di farmaci antirigetto. Dato che negli Stati Uniti la gran parte dei musicisti indipendenti non ha un’assicurazione privata, le spese gravano tutte sulle sue tasche. Una rete di solidarietà creata dai colleghi aiuta come può, ma è chiaro che quando si tratta di fare fronte a cure mediche, i soldi non bastano mai. Per questo chi andrà al concerto, dove Stephens sarà accompagnato da Domenico Sanna al pianoforte, Dario Deidda al contrabbasso e Francesco Ciniglio alla batteria, potrà dare un ulteriore sostegno acquistando magari anche qualche cd. L’ultimo, intitolato “Peace”, vanta una formazione di lusso in cui compaiono Brad Mehldau, Julian Lage, Larry Grenadier, Eric Harland. Un bel regalo per se stessi, e per gli altri.
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