Torna libero Paul Haggis, il regista e sceneggiatore premio Oscar da sedici giorni agli arresti domiciliari in Puglia con le accuse di violenza sessuale.

Lo stesso giudice che aveva firmato la misura cautelare ha deciso la revoca totale dell'arresto per cessazione di ogni esigenza cautelare e anche affievolito la portata delle accuse: Haggis non avrebbe costretto quella ragazza a subire atti sessuali. Per la gip di Brindisi Vilma Gilli, la stessa presunta vittima, una 28enne inglese aspirante consulente cinematografica, "non solo ha confermato l'assenza di contegni violenti o costrittivi da parte dell'indagato al fine di consumare gli atti sessuali, ma ha rivelato una complessa vicenda che sfuma l'originario giudizio di incapacità di Haggis di resistere ai propri istinti sessuali".

Haggis, accusato dalla donna di aver abusato di lei per tre giorni, dal 12 al 15 giugno, in un b&b di Ostuni dove il regista avrebbe dovuto partecipare al festival di cinema “Allora Fest”, era stato sottoposto a fermo (poi non convalidato) il 19 giugno, e tre giorni dopo la gip di Brindisi aveva firmato una ordinanza di arresto con l'accusa di violenza sessuale. Oggi è stata accolta l’istanza di revoca della misura cautelare chiesta dalla difesa.

"Le modalità di incontro tra indagato e persona offesa - spiega la gip - , la spontanea permanenza" della donna "presso la residenza dell'indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate o l'ordinaria messaggistica dei propri impegni/spostamenti, le modalità di commiato adottate dalla persona offesa (un bigliettino lasciato dalla donna in hotel prima che lui, all'alba del 15 giugno, la lasciasse in aeroporto, ndr), sono espressione di una complessità di interazioni tra le parti che, anche laddove meritevole di approfondimento, allo stato affievolisce il giudizio negativo della personalità di Haggis quale soggetto incline a esercitare violenza, fisica o psichica". 

Per l'avvocato di Haggis, il penalista barese Michele Laforgia,  "è un risultato importante, che conferma la versione offerta sin dal primo momento da Haggis sulla spontaneità e volontarietà del rapporto intrattenuto con la denunciante e dimostra come il nostro sistema processuale sia in grado, in tempi brevi, di rimediare agli errori e restituire la libertà a chi ne ha diritto. Siamo certi - conclude - che in tempi altrettanto brevi sarà definitivamente acclarato che Haggis non ha commesso alcun reato ed è completamente innocente rispetto alle gravi accuse mosse nei suoi confronti".

(Unioneonline/D)

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