Tra le commedie americane divenute un simbolo dei primi anni duemila occupa un posto speciale “Il Diavolo veste Prada”. Lo stuzzicante adattamento per il grande schermo a cura di David Frankel del best seller “Chick lit” di Lauren Weisberger ha saputo far breccia tra il pubblico di spettatori e la critica specializzata fin dal suo debutto, distinguendosi col suo tono irriverente nel mostrare i lati più ambigui e deplorevoli che il mondo dell’alta moda porta con se. Il successo della pellicola è anche merito dell’accoppiata vincente composta da Anne Hathaway e Meryl Streep, che in un duetto a dir poco irresistibile ha dato sfogo a una miscela d’emozioni in cui l’ambizione e il rispetto si confondono con l’ossessione e la competizione serrata. Per le loro interpretazioni, la Streep ha ricevuto l’ennesimo Golden Globe come miglior attrice, mentre la Hathaway ha cominciato da quel momento in poi a scalare le vette della notorietà internazionale concesse solo ai grandi divi di Hollywood.

A distanza di quasi vent’anni, sembrava impossibile che un sequel sulla vita di Andy e della famigerata Miranda potesse esser realizzato. A confermarlo sembravano anche le dichiarazioni rilasciate da Emily Blunt lo scorso febbraio per il Podcast Happy Sad Confused, durante il quale l’interprete del personaggio di Emily Charlton - in occasione della sua prima nomination agli Oscar per “Oppenheimer” - ha svelato che ai piani alti non è mai stata realmente considerata l’ipotesi di un seguito, e che anche il cast “sta benissimo” senza impegnarsi nuovamente nelle riprese. A queste affermazioni ha poi aggiunto: “A volte le cose dovrebbero essere custodite e preservate in una bolla e va bene così. Meryl Streep non ha detto qualcosa di divertente al riguardo? Le hanno chiesto: faresti mai un sequel? e lei ha risposto: sì, se non devo perdere peso. Ma credo che abbia detto: del fottuto peso”. Anche la Hathaway è stata intervistata lo scorso marzo da E! News, ricordando l’esperienza sul set del film originale.

Giusto poche settimane prima della reunion sul palco dei SAG Award, insieme ad Emily Blunt e Meryl Streep, l’attrice ha voluto rassicurare i fan più affezionati: “Non penso che una continuazione di quella storia accadrà mai, probabilmente”. Accennando poi all’esperienza trascorsa, ha aggiunto: “La verità è che, con qualsiasi film, tutto ciò che possiamo fare è realizzarlo. La ragione per cui quel film sembrava così speciale era che eravamo un team e abbiamo fatto quel lavoro, ma in realtà è l'amore che vi riversiamo a fare la differenza”. Eppure, a dispetto di certe dichiarazioni, nate forse con la volontà di creare il giusto effetto sorpresa, son bastati pochi mesi per scoprire che il seguito de “Il Diavolo veste Prada” vedrà realmente la luce. Il film sarà realizzato grazie al contributo di Disney, e stando a quanto riportato dalle fonti di Deadline lo script sarà realizzato da Aline Brosh McKenna, già sceneggiatrice del primo film, mentre alla produzione troveremo ancora una volta Wendy Finerman.

Ovviamente, una domanda sorge spontanea più delle altre: sarà riconfermato anche lo storico cast? Ad aver dato per ora garanzie sul suo ritorno è stata proprio Meryl Streep, con un post sul profilo ufficiale Instagram che la ritrae nelle vesti di Miranda Priesley e un messaggio in cui si legge: “Miranda ritornerà”. In attesa di dichiarazioni ufficiali sul coinvolgimento della Hathaway e della Blunt nel progetto, speriamo di ricevere notizie anche sul ritorno di Stanley Tucci, Simon Baker e Adrian Grenier, immancabili interpreti del primo film. Nel frattempo, è atteso per ottobre sul palco del Dominion Theatre di Londra il musical ufficiale de “Il Diavolo veste Prada”, che vedrà la veterana del palcoscenico Vanessa Williams assumere i panni di Miranda Priesley. Un’occasione in più per mantenere alto l’interesse sul franchise e ingannare nel mentre l’attesa.

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