La procura di Roma ha chiuso l'indagine che vede protagonista Pippo Franco e altre 26 persone, tra cui il dentista e medico di base Natale Cirino Aveni, con l'accusa di falso in atto pubblico.

Il comico – che si è presentato alle scorse elezioni comunali nella Capitale tra le fila di una lista civica del candidato di centrodestra Enrico Michetti – è accusato di aver prodotto un falso certificato vaccinale, per ottenere il Green Pass. Nel dettaglio, l’attore 81enne è finito nel mirino dei Nas perché avrebbe registrato sul sistema informatico della Regione Lazio vaccinazioni contro il Covid-19 in realtà mai effettuate. Ora il cabarettista e volto noto del Bagaglino rischia il processo, se si procederà con il rinvio a giudizio.

Aveni era stato arrestato nel marzo dello scorso anno e posto ai domiciliari: aveva tentato di dare la colpa agli hacker per le avvenute registrazioni. Secondo i pm capitolini, il medico di base avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui è possibile inoculare 120 dosi ma ne risulterebbero invece somministrate 156 dosi. Non solo: nelle date delle presunte somministrazioni, alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata