“Artificial”: la nascita di OpenAI al centro del nuovo film di Guadagnino
Riprese al via tra Italia e California. Elon Musk sarà ritratto in maniera ambigua e controversaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo l’eccellente riscontro ottenuto coi suoi ultimi lavori, “Challengers” e “Queer”, il regista Luca Guadagnino non mostra segni di rallentamento e guarda già ai nuovi progetti all’orizzonte. Sempre circondato da star internazionali che valorizzano la sua sensibilità e il suo tocco registico, Guadagnino ha avviato a inizio mese le riprese di “Artificial”, film ispirato alla società di ricerca OpenAI, artefice della nascita di ChatGPT, uno dei sistemi di intelligenza artificiale più noti e utilizzati al mondo.
La conferma dell’inizio delle riprese è arrivata tramite un annuncio della Torino Film Commission, che ha aperto un casting per la ricerca di comparse provenienti dal nord Italia, e con le riprese previste tra luglio e settembre.
Secondo quanto riportato da The Hollywood RReporter, il film sarà girato tra l’Italia e la California. La sceneggiatura è firmata da Simon Rich e il cast include nomi di rilevo come Andrew Garfield, Monica Barbaro, Melissa Barrera e Yura Borisov.
L’idea di iniziare a lavorare su “Artificial” è nata in seguito al rinvio di “Sgt. Rock”, nuovo titolo dei DC Studios con protagonista Colin Farrell, e di “Camere Separate”, adattamento del romanzo di Pier Vittorio Tondelli che, secondo i piani, vedrà Léa Seydoux e Josh O’Connor nei ruoli principali. Nello specifico, Il titolo, prodotto da Amazon MGM Studios, s’ispira alla crisi affrontata da OpenAI nel 2023, durante i giorni della clamorosa estromissione e del rapido reintegro del CEO Sam Altman.
Tra i protagonisti della vicenda, particolare attenzione sarà riservata a Ilya Sutskever, co-fondatore della società ed ex capo scienziato, che ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del deep leraning. Parallelamente, verrà approfondita anche la figura di Elon Musk, ritratto in maniera ambigua e controversa come mai prima d’ora.
In precedenti dichiarazioni, Simon Rich ha chiarito che il film non si concentrerà tanto sulla figura carismatica di Altman, quanto su quella enigmatica e idealista di Sutskever, interpretato da Yura Borisov, già apprezzato nello straordinario “Anora”. Ne emergerà un ritratto umano, sospeso tra etica e ambizione, intrappolato in quel meccanismo di potere che egli stesso aveva contributo a costruire. In una bozza dello script ottenuta da Puck si legge: “Dopo alcune scoperte fondamentali, Sutskever viene sfruttato, messo da parte e infine tradito da Altman e dall'ecosistema tecnologico circostante, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per l'umanità”.
Intanto, le voci online sul trattamento riservato a Musk cominciano a circolare con insistenza. Secondo quanto riportato da Puck, il fondatore di Tesla e X apparirà nel film come “un investitore iniziale in OpenAI poi divenuto acerrimo rivale”. Una fonte anonima aggiunge: “È un personaggio minore, soprattutto dopo che tenta di fondere OpenAI con Tesla e poi ritira i suoi fondi quando viene respinto”.
Curiosamente, la figura di Elon Musk sembra attirare l’interesse tanto del panorama hollywoodiano quanto di quello italiano. Dopo l’annuncio ufficiale nel 2023 del biopic diretto da Darren Aronofsky, una fonte vicina a WordofReel conferma che il progetto è ancora “in fase preliminare di sviluppo” e che le riprese inizieranno in autunno, “subito dopo che Aronofsky avrà terminato la promozione per Caught Stealing”.
Il film si concentrerà in particolare sull’infanzia e sulla giovinezza del magnate sudafricano: dalla convivenza in Sud Africa col padre Errol, ingegnere “fantasista carismatico”, e la madre Maye, dietologa, fino alla sua ascesa a CEO di Space X e Tesla.
Nel frattempo, in Italia comincia a prendere forma “The Musk”, una commedia satirica in otto episodi scritta e interpretata da Corrado Guzzanti, che torna a occuparsi di politica e attualità dopo i successi di “Dov’è Mario?” e “Boris”. Ancora in piena fase di sviluppo, il progetto vedrà Guzzanti affiancato da Diego Abatantuono, Antonio Catania, Francesco Pannofino e Stefano Fresi.
Giovanni Scanu