Continua la battaglia di Gina Lollobrigida contro l’amministrazione di sostegno per la gestione dei suoi beni, al centro di un’annosa querelle giudiziaria su cui si è espressa anche la Cassazione, che a ottobre ha convalidato il decreto emesso in precedenza su richiesta dal figlio Milco Skofic proprio per affidarle un tutore. 

Ospite a Domenica In, il legale dell’attrice ultranovantenne, Antonio Ingroia, ha infatti annunciato che “è pronta l’istanza di revoca dell’amministratore di sostegno”. Il tutto a pochi giorni dall’udienza del processo che vede imputato l’ex collaboratore della Lollo Andrea Piazzolla per circonvenzione di incapace. 

"Nel processo - ha spiegato il legale - l’avvocato della signora Lollobrigida è stato nominato dall’amministratore di sostegno, non è stato indicato da lei. Ho dunque depositato un’istanza perché possa essere rappresentata da un avvocato di sua scelta”.

Ingroia si è detto fiducioso sul fatto che “la giustizia si ravveda dai propri errori: martedì si discuterà della salute mentale della signora Lollobrigida, che è stata tartassata di perizie psichiatriche”.

Tali perizie l’avrebbero definita “paranoica”, ma – ha precisato il legale – “altri periti lo hanno smentito completamente”, provando al contrario che l’attrice è in grado di provvedere a se stessa.

E, proprio sulla base di queste smentite, Ingroia intende basare la nuova istanza di revoca dell’amministrazione di sostegno per la Lollo. La quale, dal canto proprio, ha per l’ennesima volta ribadito il suo desiderio di essere “libera, una volta per tutte”.

(Unioneonline/l.f.)

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