L’educazione “siberiana”, la sua Liguria, l’amore per De Andrè e Vasco Rossi (che ricambia). Olly vince il Festival di Sanremo a 23 anni con Balorda nostalgia, una ballad scritta da lui e composta insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI, che ne ha curato anche la produzione.

Le 26 date del suo tour – “Lo rifarò, lo rifaremo tour 2024 - 2025” – erano sold out prima ancora della consacrazione al Festival: «Sono anni che lavoro duramente al mio progetto», rivendica. «Me la sono sudata».

Nato e cresciuto a Genova in una famiglia di giuristi - il padre è avvocato, la madre magistrato e ha un fratello laureato in legge – Federico Olivieri ha capito presto che il suo talento era un altro, la musica: «I miei genitori mi hanno sempre lasciato libero di esprimermi, a patto di farlo con serietà e rispetto». Quindi il diploma al liceo scientifico, la laurea in Economia e Management, ma senza abbandonare il suo sogno: «Tra un esame e l’altro scrivevo canzoni».

Nel 2022 pubblica Un’altra volta, che diventa virale su TikTok e supera i 5 milioni di stream su Spotify. Da lì, l’ascesa è inarrestabile: viene selezionato per Sanremo Giovani, partecipa tra i Big nel 2023 con Polvere (classificandosi al 24esimo posto su 28) e nel 2024 ottiene il suo primo grande successo con l’album Tutta vita, certificato disco di platino, che ha debuttato direttamente al primo posto della classifica FIMI/Gfk degli album più venduti in Italia, restandoci per due settimane e stabilizzandosi in tra le prime cinque. Tra le sue ultime collaborazioni c'è quella con Angelina Mango, con il brano “Per due come noi”, certificato doppio platino, e con Emma Marrone con la hit estiva “Ho voglia di te”.

Oltre alla musica, Olly è grande tifoso della Sampdoria ma ha praticato per anni il rugby, uno sport che lo ha formato sia fisicamente (è alto 1,95 m) che mentalmente. «Il rugby è una filosofia di vita: in campo ci si picchia, ma poi ci si vuole bene. Si va avanti, ma la palla si passa indietro». Lo sport, praticato ad alti livelli – è stato capitano del CUS Genova – lo ha portato ad abbandonare il conservatorio Paganini di Genova, dove aveva studiato viola e pianoforte complementare per quattro anni.

Cresciuto nel quartiere genovese della Foce, è legatissimo alla sua città: «A livello artistico, dà tantissimo, ogni angolo e ogni vicolo ha qualcosa da raccontare ed è per questo che mi impegno a creare un domani qualcosa che possa essere utile». Nella serata delle cover l'ha omaggiata cantando “Il pescatore” di Fabrizio De André insieme a Goran Bregovic e la sua Wedding & Funeral Band.

Ora il trionfo a Sanremo, un successo raggiunto con una tutor d’eccezione, la manager dei record Marta Donà che conquista così la terza vittoria consecutiva dopo i successi di Angelina Mango nel 2024 con La Noia e di Marco Mengoni nel 2023 con Due Vite. Senza dimenticare l’exploit dei Måneskin nel 2021, quando si imposero con Zitti e Buoni sia all'Ariston che all'Eurovision Song Contest, prima di cambiare management. 

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