L’azione senza freni del cinema di George Miller ha aperto la programmazione mensile col debutto di “Furiosa: a Mad Max Saga”, prequel di “Mad Max: Fury Road” uscito nel 2015 che insieme alla promessa di un ritmo ed impatto visivo ancor più entusiasmanti punta ad approfondire il personaggio di Furiosa già incontrato nel precedente titolo. In quasi due ore e mezza di pura adrenalina, seguiremo le vicende della donna guerriera che dall’infanzia strappata alle cure di sua madre fino all’età adulta aspetterà il momento propizio per vendicarsi del perfido Dementus.

Con protagonista Anya Taylor-Joy, il film ha ricevuto giudizi alquanto positivi nel corso della sua anteprima a Cannes, ma per quanto riguarda gli incassi al box-office purtroppo non è stato segnalato lo stesso riscontro. Anche rispetto al precedente Fury Road, già dai primi giorni di programmazione si è constatato un crollo significativo di affluenza nelle sale, con un incasso di appena 1.2 milioni di dollari nella giornata del 3 giugno e addirittura un calo dell’80,6% in confronto alla settimana precedente. Per avere un’idea più chiara, nello stesso periodo Fury Road ebbe un calo di appena il 24,7%.

Un segnale che, insomma, lascia ben poco spazio all’ottimismo. Se a ciò va ad aggiungersi che il budget per il film è stato di oltre 170 milioni di dollari e che gli incassi globali ammontano per il momento a poco più di 118 milioni, “Furiosa: a Mad Max Saga” non può che considerarsi malgrado i suoi valori qualitativi un dichiarato fallimento per Warner Bros, tanto da far dubitare che la casa di produzione possa considerare nel breve periodo di realizzare un altro titolo del franchise.

Non a caso, lo stesso Miller ha dichiarato in passato che il prossimo film avrebbe visto la luce solo dopo i buoni risultati in sala di Furiosa, come affermato durante un intervento al podcast Happy. Sad. Confused: «Sto ancora cercando di capire cosa fare con Mad Max: The Wasteland. Sto solo aspettando di vedere come verrà accolto Furiosa. Se tutto andrà bene, allora andremo avanti».

Per quanto riguarda invece le opinioni sul film, ha sicuramente fatto discutere il parere tranchant di Paul Schrader, storico cineasta rimasto impresso soprattutto per le sceneggiature di capolavori come “Taxi Driver” e “Toro Scatenato”. Con un commento su Facebook, ha sparato a zero scrivendo: «La buona notizia è che la mania dei supereroi sta svanendo. La cattiva notizia è che viene sostituita dal cinema del grottesco. (Furiosa, sto parlando di te)». Ad aver espresso invece un’opinione più conciliante è stato sicuramente George R.R. Martin, ormai comunemente noto, oltre che per i romanzi, anche per i suoi interventi su tutto ciò che riguarda il mondo della cultura pop. Anche in questo caso tuttavia, pur apprezzando le abilità indiscusse di Miller nel genere d’azione, Martin non ha potuto fare a meno di segnalare che, a parer suo, si tratterebbe di un film inferiore ai precedenti titoli: «La settimana scorsa ho visto Furiosa su uno schermo Imax. L'ultimo film di Mad Max... anche se, stranamente, senza Mad Max. Non credo che esista un regista d'azione migliore di George Miller. I combattimenti sono spettacolari, soprattutto in Imax. […] Nel complesso, però, Mad Max 2 rimane il mio film preferito della saga. Furiosa e Fury Road hanno entrambi i loro meriti, ma li classificherei comunque al di sotto del secondo e del terzo film con Mel Gibson. I nuovi film sono più grandi e costosi e le scene d'azione sono enormi... ma la costruzione del mondo, i personaggi secondari e le storie non sono paragonabili».

Punti di vista divergenti che, se non altro, alimentano il dibattito e fanno ben sperare per la continuazione della saga. Si spera allora che, malgrado i freddi numeri al box-office, Mad Max possa tornare ancora una una volta ad emozionarci, senza farsi attendere troppo come già avvenuto in passato.

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