A quarant'anni appena compiuti, Elisabetta Canalis si racconta in una lunga intervista rilasciata al settimanale "Oggi". In cui parla delle sue tre vite sino ad oggi vissute, la prima in Sardegna, la seconda a Milano e la terza negli Stati Uniti, e in cui afferma di volere fare ritorno in Italia.

A proposito del marito, il chirurgo plastico Brian Perry, e della figlia Skyler Eva, spiega: "Mio marito Brian si trasferirebbe in Italia di corsa, ma per lavoro non può farlo. La mia vita ora è lì, Skyler studierà lì. Ma sul futuro abbiamo piani molto chiari: tra 15 anni, torneremo. Non invecchierò negli Stati Uniti, l'Italia è il mio Paese, non potrà mai essere solo un posto dove fare le vacanze. E poi mi ha dato tanto, anche nel lavoro".

Per lei un filo di malinconia per la giovinezza che, sulla carta, è ormai superata, ma che certo non dimostra il decolleté ancora mozzafiato su cui scherza: "Ho avuto una… seconda giovinezza, una tempesta ormonale che mi ha fatto tornare alle forme che avevo a 27 anni".

Quindi una rilfessione sul movimento #MeToo, che cita con un doveroso ringraziamento a Franchino Tuzio, agente morto un anno fa.

"Incontrarlo appena arrivato è stata la mia più grande fortuna", spiega la Canalis. "Mi ha messa in guardia su chi dovevo evitare, mi segnalava gli agenti che portavano le ragazze a cene con direttori di rete, produttori e possibili compromessi…".

Quindi una "frecciatina" a molte colleghe: "In base alla mia esperienza, c’è molta più offerta che domanda, è pieno di ragazze che danno per scontato di dover andare a letto con qualcuno per avere un lavoro. Il che significa che, se è vero che gli uomini usano il potere per avere donne che altrimenti potrebbero solo sognare, è altrettanto vero che molte ragazze usano la bellezza per portarsi a casa lavori che altrimenti non avrebbero".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata