Manca in Sardegna da 11 anni: era il 2007 quando salì in piena estate sul palco dell’anfiteatro romano davanti a 5000 spettatori, appassionati e turisti che aspettavano di ascoltare, in chiave jazz, i capolavori di un gigante della musica d'autore italiana.

Gino Paoli torna a Cagliari dopo quello straordinario successo per riproporre, con un altro eccezionale interprete che il mondo musicale ci invidia, Danilo Rea, virtuoso e poeta della tastiera, jazzista, compositore e raffinato esecutore, le sue indimenticabili melodie, capisaldi del repertorio della canzone tricolore che a distanza di 50 anni fanno ancora sognare e innamorare.

Firma l'evento Roby Massa, direttore artistico della rassegna "Pop a impatto zero" a cura di SEM organizzazione.

L'evento è in programma il 20 aprile all'Auditorium del Conservatorio con inizio alle 21.

"Due come noi che…", questo il titolo scelto per lo spettacolo, si presenta come un concerto unico ed emozionante – a base di voce, pianoforte e improvvisazione – di due grandi artisti alle prese con una scaletta aperta che si rinnova di volta in volta.

Ci sono le canzoni più amate di Gino Paoli, da "Averti addosso" a "Il cielo in una stanza", da "Vivere ancora" a "Perduti", passando per "La gatta" e "Come si fa", insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per lui sono gli amici di una vita, quali "Canzone dell'amore perduto" e "Bocca di rosa" di Fabrizio De André, "Il nostro concerto" di Umberto Bindi, "Vedrai vedrai" di Luigi Tenco e "Se tu sapessi" di Bruno Lauzi.

Non mancherà l'omaggio alla melodia napoletana di cui Paoli e Rea sono appassionati conoscitori, e un assaggio del loro album più recente, "3", uscito lo scorso settembre dopo i successi dei precedenti"“Due come noi che…" (del 2012) e "Napoli con amore" (2013).

Un disco dedicato alla canzone francese, altra grande passione condivisa dai due, con la loro versione di brani di autori immortali come Charles Trenet, Jacques Brel, Gilbert Bécaud, Serge Gainsbourg e Léo Ferré.

L.P.
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