Da Marisa Sannia ai Tenores di Bitti con Mahmood: tutti i sardi che hanno cantato a Sanremo
La storia dell'Isola alla kermesse inizia precisamente sessant'anni fa, 14 dopo "Grazie dei fiori" di Nilla Pizzi, con il 23enne muratore di Telti Vittorio InzainaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Risuona ancora all'Ariston il suono millenario dell'Isola celebrata l'anno scorso da Mahmood e i Tenores di Bitti. Ed è un bene perché quest'anno, ma qui parliamo solo della gara, bisognerà accontentarsi di echi.
La Sardegna nell'edizione del Festival numero 75 non vedrà big sul palco ma sarà rappresentata dallo stesso Mahmood, che con Blanco firma il pezzo di Noemi “Se t'innamori muori” e di certo canterà nel corso della co-conduzione del venerdì, quando dividerà il palco con Geppi Cucciari e il padrone di casa Carlo Conti. Ancor più dietro le quinte ci sarà Slait, produttore olbiese classe '87, al secolo Iacopo Pisano, che ha curato la produzione e l'arrangiamento del pezzo di Giorgia "La cura per me", uno dei favoriti per la vittoria.
La storia dell'Isola al Festival inizia precisamente sessant'anni fa, 14 dopo "Grazie dei fiori" di Nilla Pizzi, quando il 23enne muratore di Telti Vittorio Inzaina nel Salone delle feste del Casinò di Sanremo canta con il gruppo malgascio Les Surfs Si vedrà e arriva secondo dietro a Bobby Solo.
Nel 1968 esordisce al Festival Marisa Sannia: appena 21enne, la cantante di Iglesias in coppia con Ornella Vanoni cattura il pubblico con Casa Bianca, scritta da Don Backy, ed è medaglia d'argento. Sannia torna al Festival altre tre volte fino al 1984, abbastanza per vedere cambiare le mode, la musica e il passaggio dal bianco e nero al colore.
Nel 1970 il gallurese Angelo Sotgiu dei Ricchi e poveri, con Angela Brambati, Franco Gatti e Marina Occhiena, debutta a Sanremo con La prima cosa bella e vince nel 1985 con Se m’innamoro. Fortunatissima la 13esima partecipazione del 2024: i due Angeli, infiocchettati e sempre coordinati, hanno sbancato con Ma non tutta la vita, pubblicata anche in spagnolo, diventata virale su TikTok e cliccatissima su Spotify e YouTube.
Nel 1977 a Sanremo ecco la prima delle quattro volte dei Collage di Olbia: Masino Usai, Piero Pischedda, Pino Ambrosio, Tore Fazzi e Piero Fazzi conquistano il secondo posto con Tu mi rubi l'anima.
Per nove volte partecipa Fiordaliso, emiliana ma di papà quartese. Miglior piazzamento il quinto posto del 1984 con la hit Non voglio mica la luna.
Nel 1988 tocca ai sassaresi Ice (Andrea Desole, Massimo Cossu, Uccio Soro, Giancarlo Longoni e Paolo Zannin): portano a Sanremo nella sezione Nuove Proposte Mama, la prima canzone in limba del Festival, scritta da Piero Marras.
Nel 1991 finalmente i Tazenda (Andrea Parodi, Gino Marielli e Gigi Camedda). La versione italiana di Disamparados, con il tocco speciale di Pierangelo Bertoli, diventa Spunta la luna dal monte. La canzone vince la Targa Tenco ed è tuttora una delle più belle della storia del Festival. L’anno successivo, nel 1992, ricalcano l'Ariston con Pitzinnos in sa gherra, scritta anche da Fabrizio De André.
Nel 1993 Maria Grazia Impero, di Calangianus, canta Tu con la mia amica, mentre nel 2001 tra le Nuove Proposte approdano gli Isola Song – Tore Melis, Rocco Melis, Giuseppe Melis e Massimiliano Podda – con Grazie.
Nel 2005 stravince Francesco Renga, papà di Tula, con Angelo. E arriviamo al 2009: il cagliaritano Marco Carta, reduce dal trionfo ad Amici, trionfa con La forza mia, brano che per 6 settimane resta in Top Singoli. La corona passa l'anno dopo con Per tutte le volte che... al maddalenino Valerio Scanu, secondo classificato ad Amici nel 2009. Il pezzo è certificato disco di platino, con oltre 30mila vendite in digitale. Scanu ci riproverà nel 2016 con Finalmente piove.
Sempre nel 2010 Ambra Pintore canta a Sanremo alcuni versi in sardo della canzone di Nino D'Angelo Jammo jà. Nel 2013 tra le Nuove Proposte c’è la cagliaritana Ilaria Porceddu: con In equilibrio, testo che si ispira a La strada di Federico Fellini, ritornello in limba, si classifica seconda dietro Antonio Maggio.
Due i Festival per Bianca Atzei, nata a Milano e originaria di Siamanna. Nel 2015 con Il solo al mondo, nel 2017 con Ora esisti solo tu. Nel 2019 con Shade è il turno di Federica Carta, stella di Amici con parenti di Bonorva.
Nel 2024 approda al Festival Alessandro De Santis del duo Santi Francesi, fiero di un mamuthone tatuato sul braccio: omaggio al nonno di Burcei, emigrato giovanissimo in Piemonte per poi tornare a Castiadas molti anni dopo.
Infine Mahmood, papà egiziano e mamma di Orosei, che nel 2019 è primo con Soldi e secondo all’Eurovision Song Contest. Nel 2022 il bis con Blanco e la loro Brividi. L'anno scorso Tuta Gold, scritta d'estate a Orosei, si aggiudica il sesto posto e il primo, in assoluto, tra i pezzi più ascoltati su Spotify del 2024.