Harvey Keitel commosso quasi alle lacrime ricordando la situazione in Italia durante il primo lockdown per la pandemia di Covid.

L’attore americano – ospite a Santa Margherita di Pula in qualità di presidente di giuria dell’edizione 2021 del Filming Sardegna Festival di Tiziana Rocca – ha raccontato il suo stato d’animo, di fronte alle immagini dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese, nella primavera del 2020.

"Quando da New York seguivo con grande attenzione e apprensione quello che stava succedendo in Italia con il Covid, mi appellavo agli angeli e mi chiedevo dove fossero”, ha detto Keitel, oggi 83enne. “Poi sono comparsi i primi soccorritori, i medici, gli infermieri, chi si prendeva cura delle persone malate, chi prestava soccorso rischiando la vita. E poi le persone che alla finestra cantavano e allora ho capito che non c'era nulla da cercare: gli angeli erano intorno a noi, intorno a me".

La star ha anche parlato del suo ruolo nel film appena girato per Davide Ferrario, ovvero “Blood on the Crown”: "Sono il governatore inglese di Malta realmente vissuto, Hunter Blair, quando l'isola era sotto il protettorato britannico. Un tipo indeciso, non sa come venire fuori dai moti indipendentisti. Così il film racconta la rivolta di Malta del 7 giugno 1919, giorno in cui festeggiano la libertà dagli inglesi".

"È un film già tramesso in America – ha aggiunto l’attore - ma solo in tv, che spero approdi presto in sala". 

(Unioneonline/l.f.)

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