Chiara Ferragni: "La nonna di Fedez vaccinata solo dopo le mie critiche social"
L'influencer in guerra con Regione Lombardia: "Luciana, nonna di mio marito, chiamata per la somministrazione dopo il mio sfogo"Chiara Ferragni si scaglia contro la gestione della campagna vaccinale in Lombardia.
L'influencer prima critica con una serie di "storie" su Instagram la débacle del portale regionale Aria, sostituito dalla piattaforma Poste entrata in funzione oggi. Tra le centinaia di lombardi over 80 che pagano le conseguenze del caos e non hanno ricevuto la prenotazione per la vaccinazione, c'è anche la signora Luciana, nonna del marito Fedez.
Proprio poche ore dopo la pubblicazione delle storie al vetriolo, la nonna del rapper è stata contattata per la somministrazione. E non è un caso, stando a come racconta l'episodio l'influencer: "Oggi la nonna di Fede fa il vaccino - scrive - perché dopo le mie stories di critica alla gestione dei vaccini ieri, un addetto alla vaccinazione ha chiamato nonna Luciana chiedendo 'Lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino'".
"Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più - continua - pensando che nonna Luciana, che aveva diritto a essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l'opinione pubblica. E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno chi può farsi sentire mediaticamente come faranno? Chiedo il vaccino per tutte loro, per tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino ad oggi sono stati calpestati".
E ancora: "Ho deciso di parlare e dire quanto sono delusa, dispiaciuta, amareggiata e anche un po' inc***ata nel leggere ancora di altri 500 morti solo ieri, sono inc***ata perché da un anno sono chiusa in casa, da più di un anno la gente muore, da più di un anno i bambini non vanno a scuola e si chiede alle aziende, ai commercianti, ai ristoratori e non solo di avere pazienza e di tenere duro. E tutto questo perché? Perché da un anno gli errori di chi dovrebbe prendersi cura di tutti noi si susseguono. [...] Vedere la Lombardia che fa un casino dietro l'altro è scoraggiante".
Quindi l'appello al premier Mario Draghi e a tutti i politici: "Basta chiacchierare! Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare perché la gente è stanca! Vogliamo tornare ad essere orgogliosi di essere lombardi, italiani, europei! Perché oggi non siamo più certi di poterlo essere".
(Unioneonline/D)