Cabras: Maria Gadù incanta i fan alle rovine antiche di Tharros
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Il profumo del mare, il rumore delle onde, la torre di San Giovanni di Sinis illuminata che domina la borgata del Sinis. E poi una voce, la sua voce: delicata, dolce, romantica.
Ieri sera Mayra Corrêa Aygadoux, in arte Maria Gadù, ha incantato il pubblico di Tharros. L'artista brasiliana, amata e coccolata da maestri come Caetano Veloso, si è presentata al suo pubblico timidamente.
Capelli cortissimi, occhiali neri, fisico mascolino, sempre con il sorriso e chitarra al collo. Era il suo terzo e ultimo concerto in Italia.
"Non ho mai cantato in un posto più bello di questo - ha detto Maria Gadù cimentandosi in un italiano quasi corretto -. Qua è un paradiso, spero di tornaci nuovamente".
Un mix tra folk, musica popolare brasiliana e pop. Alle 23 l'artista sceglie di salutare la platea con uno dei suoi brani più famosi: è "Shimbalaie", pubblicato nel 2011. Il pubblico canta, applaude, si alza in piedi. Un successo. A Tharros Maria Gadù ha lasciato il segno.