Brad Pitt perde la custodia dei figli, respinto l’appello dalla Corte Suprema della California
L’attore aveva chiesto di rivedere il caso dopo l’estromissione del giudice che lo aveva favorito
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Un’altra sconfitta in tribunale per Brad Pitt.
La Corte Suprema della California ha rigettato la richiesta d’appello dell’attore sulla custodia dei figli, che di fatto gli è stata negata dopo l’estromissione del giudice John Ouderkirk.
Pitt dal 2016, anno in cui si è separato dall’ex moglie Angelina Jolie, è impegnato in un’aspra battaglia legale sull’affidamento dei loro cinque figli minorenni: Pax, 17 anni, Zahara, 16, Shiloh, 15 e i gemelli Vivienne e Knox, 13. Il sesto figlio, Maddox, ha 19 anni e non è soggetto alla decisione del giudice.
A maggio Ouderkirk aveva provvisoriamente concesso l'affidamento congiunto dei figli a Pitt. Ma il team legale di Jolie aveva messo in discussione l’imparzialità del giudice, accusato di non aver informato gli avvocati dell'attrice del suo coinvolgimento su alcuni procedimenti legali in corso con i consulenti di Pitt. “Ouderkirk ha violato i suoi obblighi etici e ora non è idoneo a servire come giudice temporaneo nel caso...", era la versione degli avvocati che hanno così ottenuto la squalifica.
Per tutta risposta erano partiti al contrattacco i legali di Pitt, che hanno chiesto di rivedere il caso. Ma per la Corte Suprema il caso è chiuso, i bambini devono restare sotto la piena custodia della madre. L’attore però ha fatto sapere che non si arrende: "Continueremo a fare tutto ciò che è legalmente possibile", hanno detto gli avvocati.
(Unioneonline/D)