"Blanca va avanti come un treno come se non avesse alcun tipo di disabilità. Quando qualcosa dell'ambiente circostante attira la sua attenzione è come se lei entrasse in una ‘stanza nera’, in cui isola il suono prodotto da una cosa o una persona". Così Maria Chiara Giannetta, conosciuta al grande pubblico per la sua interpretazione della “capitana” Anna nella fiction Don matteo, racconta la sua nuova avventura televisiva nei panni di Blanca, giovane disabile in servizio in Polizia.


"Blanca” è anche il titolo della nuova serie tv fuori dagli schemi interpretata dall'attrice e da Giuseppe Zeno, in arrivo da questa sera su Rai1 in sei prime serate.

Un racconto ispirato al romanzo omonimo di Patrizia Rinaldi e che segue le vicende di una giovane donna che ha perso la vista all'età di 12 anni, a causa di un incendio in cui è morta la sorella. È entrata in polizia e oggi è consulente a Genova.

Blanca è specializzata in décodage, ossia l'ascolto analitico di tutti i materiali audio delle inchieste, come ad esempio intercettazioni e interrogatori.

Prodotta da Luca e Matilde Bernabei per Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, la serie è diretta da Jan Maria Michelini (affiancato da Giacomo Martelli per gli episodi 4-6) ed è stata realizzata con la consulenza artistica di Andrea Bocelli, che non solo ha descritto agli sceneggiatori il "mondo dei non vedenti”, ma haanche fatto un piccolo training alla protagonista.

"Sono stata a casa sua - conferma Maria Chiara Giannetta - l'ho visto scendere di corsa una rampa di scale. Andrea Bocelli mi ha detto che non c'è niente che un non vedente non possa fare".

Il lavoro rappresenta anche la prima serie al mondo realizzata con l'utilizzo dell'olofonia, una speciale tecnica di registrazione del suono che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall'apparato uditivo dell'uomo.

Ogni episodio è incentrato su un "caso”, un piccolo “giallo” sempre legato alla città di Genova. Ad intersecarsi le vicende legate proprio alla vita di Blanca, attratta e divisa tra due uomini, il collega Liguori e l'amico Nanni un giovane chef (Pierpaolo Spollon), il suo rapporto con Lucia, figlia dodicenne della vittima del primo caso affrontato nelle varie puntate, e con il padre.

(Unioneonline/v.l.)

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