Beyoncé torna a esibirsi live, dopo quasi cinque nani dal suo ultimo concerto. Ma l’esibizione scatena la polemica.

La cantante americana, infatti, è infatti salita sul palco per uno spettacolo privato aperto solo a vip in un resort di lusso Dubai.

Il tutto con un compenso da capogiro: 24 milioni di dollari (oltre 22 milioni di euro) per poco più di un’ora di concerto. 

Business is business, certo. Ma a destare le reazioni più dure è stata soprattutto la location scelta, ovvero gli Emirati arabi, accusati di non rispettare libertà e diritti, a cominciare da quelli della comunità Lbgt+. 

Beyoncé, infatti, è considerata una delle paladine della battaglia per i diritti omosessuali, tanto che il suo ultimo album – “Ranaissance”, uscito l’anno scorso – è dedicato agli artisti gay di colori che hanno “fondato” la disco music. Ma, da quanto si apprende, di “Renaissance” la cantante, sul palco di Dubai, non ha cantato nemmeno un brano presente in “Renaissance”: una scelta che non sembrerebbe casuale.

E, come detto, è scoppiata la polemica. Tra le reazioni, quella della LGB Alliance americana, che ha definito la scelta di Beyoncé «una grande delusione».

(Unioneonline/l.f.)

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