“The Last of Us”: le prime indiscrezioni sulla terza stagione
Il ceo di HBO Casey Bloys: «Uscita sicuramente prevista per il 2027»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono passati più di tre mesi dal finale della seconda stagione di “The Last of Us” e ricordiamo ancora bene l’impatto divisivo che ha avuto sul pubblico.
Nel polverone scatenato dai vari sostenitori e detrattori - tra chi ha accolto positivamente le differenze rispetto al videogioco e chi, invece, sperava in un adattamento più fedele - le prime voci su “The Last of Us 3” hanno cominciato a circolare con una certa titubanza, portando fin da subito una serie di inaspettati scossoni.
Ad aprire le danze è stata la clamorosa notizia del ritiro di Neil Druckmann - co-creatore della serie - dall’incarico di regista e sceneggiatore, con un coinvolgimento ridotto al solo ruolo di produttore esecutivo. A questo proposito si ricorda il comunicato ufficiale rilasciato al luglio: “Ho preso la difficile decisione di allontanarmi dal mio coinvolgimento creativo in The Last of Us su HBO. Con il lavoro completato sulla stagione 2 e prima che ogni lavoro significativo sulla terza inizi, ora è il momento giusto per passare a dedicarmi completamente a Naughty Dog e ai suoi progetti futuri, tra cui scrivere e dirigere il nostro prossimo entusiasmante gioco, Intergalactic: The Heretic Project, oltre alle mie responsabilità come Capo dello Studio e responsabile del settore creativo”.
Poco dopo l’uscita di scena di Druckmann, anche la co-sceneggiatrice Halley Gross ha deciso di farsi da parte, esprimendo il bisogno di coltivare altrove le proprie esigenze creative: “Ho deciso con cura e riflessione di prendermi una pausa dal lavoro quotidiano su The Last of Us per lasciare spazio a ciò che verrà. Sono grata per quest'esperienza unica. Collaborare con Neil, Craig, HBO e questo cast straordinario è stato un cambiamento di vita”.
Senza due figure di riferimento chiave come Druckmann e Gross, il futuro di “The Last of Us 3” appare già incerto. A preoccupare sono soprattutto i molti spiragli lasciati aperti dal finale dell’ultima puntata, e i relativi dubbi su come proseguirà la trama. Poco dopo il terremoto mediatico innescato dalle notizie shock, il CEO di HBO, Casey Bloys, ha accennato in un’intervista a Variety - in occasione delle 17 nomination agli Emmy ricevute da “The Last of Us 2” - a un possibile periodo d’uscita dei prossimi episodi, oltre a chiarire come lo showrunner Craig Mazin intenda gestire i cambiamenti avvenuti.
Bloys ha dichiarato: “(The Last of Us 3) è sicuramente prevista per il 2027”. Sulla possibilità di sviluppare la storia in un'unica lunga stagione o in due separate, ha aggiunto: “Non è ancora stato deciso, sto seguendo le indicazioni di Craig a riguardo”. In merito al ritiro di Druckmann ha affermato: “Neil ha un lavoro a tempo pieno, crea videogiochi e dirige Naughty Dog... Ma credo che ci abbia dato un buon progetto con la serie”. Fiducioso sullo show e sull’apporto di tutto lo staff creativo, ha concluso: “Il titolo è ovviamente spinto dal videogioco, e ora le prime due stagioni sono abbastanza consolidate. Quando penso al team della HBO e a tutti i creativi che scelgono di lavorare con noi, sono entusiasta del riconoscimento che ricevono”.
Dopo la conferma ufficiale di HBO sul fatto che Craig Mazin si occuperà autonomamente dello sviluppo della terza stagione, lo showrunner è tornato a discutere del progetto nell’ultima intervista rilasciata a The Hollywood Reporter. Per Mazin, il momento della scrittura è sempre quello “più puro”, svolto con un approccio quasi liturgico, indipendentemente dalle dinamiche produttive che subentrano successivamente. Senza più Druckmann al suo fianco, il creatore televisivo non sembra comunque intimorito, affermando che il team di lavoro aveva già pianificato il futuro dello show durante la lavorazione del secondo ciclo di episodi.
Per quanto riguarda i legami col videogioco originale, la serie continuerà a mantenersi rispettosa, anche laddove si decidesse di arricchirla con spunti creativi inediti sull’ambientazione e sui personaggi. Tra le novità più rilevanti confermate da Mazin, c’è l’annuncio che la terza stagione di “The Last of Us” sarà “più simile alla prima”, soprattutto per quanto riguarda la durata e la struttura narrativa. L’obiettivo resta quello di alzare la posta sul piano emotivo e spettacolare, con l’intento di offrire “più valore al pubblico”.
Giovanni Scanu