Un diario ritrovato tra le ceneri dei boschi del Montiferru, e un nuovo, giovane talento del romanzo sardo a raccontarlo: "Annìle", l'esordio editoriale dello scrittore cagliaritano Edoardo Mantega, ritorna nel capoluogo dopo un'intesa stagione di presentazioni all'inizio dell'anno. Questa volta però il libro viene trasformato in spettacolo per parole e musica, in una collaborazione con gli artisti Luigi Frau, Raffaele Mura e Alberto Borsato, giovedì 18 alle 19:30 nei locali di Su Tzirculu. 

Il romanzo

Già presentato al Cabudanne de sos Poetas il 2 settembre, lo spettacolo è dunque un adattamento musicato del romanzo pubblicato per la nuorese Edizioni Il Maestrale, facendo guadagnare il XVIII Premio Gramsci al giovane Mantega. L'autore, che già era stato onorato del Premio Salvatore Mannuzzu alla narrativa con il racconto lungo "La promessa di esserci", immerge i lettori in quella che lui stesso definisce (nel titolo esteso) una "falsa fiaba della montagna di ferro". Partendo da un fantomatico diario, ritrovato in un antico annìle sulle cime del Montiferru dopo il devastante incendio del 2021, si svela e al contempo s'infittisce la storia di un protagonista totalmente estraneo al mondo civilizzato. E supportato dall'amicizia con la piccola Maddalena, che gli insegna a leggere e scrivere, l'essere misterioso attraversa quattro stagioni che giungono alla drammatica fine: quella della montagna stessa, con la scrittura come unico ricordo di un mondo così magico eppure così vicino alla nostra (presunta) civiltà. Una fiaba falsa sì, ma capace di raccontare verità attualissime. 

L'autore

Mantega, classe 1995 e insegnante di italiano e storia alle superiori, dedica il suo debutto da romanziere al catastrofico incendio del 2021, o meglio alla sua principale vitima: «Tutto nasce dalla fine, si potrebbe dire: è l’estate del 2021, il Montiferru brucia e così brucia una parte della mia vita». Un eco-trauma che solo la scrittura, ridando voce alla natura cancellata dalle fiamme, può curare e trasformare nella volontà di mantere viva e ferma la memoria. La giuria del Premio Gramsci non ne ha solo lodato la creatività e la musicalità del testo, ma ha anche evidenziato l'influenza di Sergio Atzeni. 

"Annìle" è disponibile in libreria per Il Maestrale, e lo spettacolo a Su Tzirculu è con ingresso ad offerta libera.

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