Un’opera monumentale per un campione-monumento come Gigi Riva. “Nel nostro cielo un rombo di tuono” esce oggi e promette di soddisfare il palato dei tifosi rossoblù, in primis, degli sportivi (non solo sardi) e di chi ha nel cuore l’Isola, nelle sue oltre due ore e mezza dense di testimonianze e di emozioni.

Al Teatro Massimo di Cagliari è arrivato anche il campione dello scudetto del Cagliari, accolto da un lungo e scrosciante applauso da tutte le persone presenti in sala.

La vita di Riva sino a oggi, giorno del suo 78° compleanno, narrata dall’ambizioso regista romano in due anni di lavoro e dopo vent’anni di “corteggiamento” serrato. È lo stesso campione a raccontarsi dalla poltrona del suo salotto, con la sigaretta in mano e la voce ferma ma sempre sincera.

E, per dire ciò che lui di se stesso non vuol dire, ci sono le persone che lo hanno amato, idolatrato, ammirato: i suoi “fratelli” di campo, i suoi amici, i giornalisti, la gente che lo ha anche soltanto incontrato, i giocatori che ha ispirato e ai quali ha fatto da fratello maggiore quando era dirigente azzurro.

C’è - nelle immagini e nelle musiche - la Sardegna, quella più vera, magari anche stereotipata, ci sono i suoi gol, che poi alla fine è ciò che lui ha sempre prediletto per parlare di se. I successi e gli infortuni, in rossoblù e in azzurro. 

Il film esce oggi in occasione del suo compleanno, prima nelle sale sarde sino all’11 (a Cagliari è arrivato apposta il regista che sarà anche ospite nella proiezione serale del multisala Notorious in piazza L’Unione Sarda, mentre la “prima” si terrà nel pomeriggio al Teatro Massimo). 

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