Il Festival di Sanremo 2020 non è ancora iniziato ma continua a far discutere. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per le frasi pronunciate da Amadeus, diventa un caso la partecipazione del rapper Junior Cally, accusato da più parti di proporre testi improntati al sessismo dove riecheggiano anche parole inneggianti alla violenza sulle donne.

A sollevare la questione sono state le parlamentari del Partito democratico, che hanno sottoscritto un appello firmato da Laura Moschini, cofondatrice dell'Osservatorio di genere della Università Roma Tre.

''Considero vergognoso - ha scritto Moschini - che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi come queste: 'Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la dà. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà'".

E ancora: "'Questa non sa cosa dice. Porca tro*a, quanto ca**o chiacchera? L'ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C'ho rivestito la maschera'. 'State buoni, a queste donne alzo minigonne'".

Nei testi di Cally, anche frasi volgari improntate al sesso con protagoniste alcune donne dello spettacolo, come Giusy Ferreri ed Elisabetta Canalis.

''Come donne del Pd condividiamo totalmente questo giudizio e l'appello che giriamo al Presidente della Rai, all'Ad Salini, alla Commissione Parità Rai al Parlamento e alle Autorità preposte'', scrivono le parlamentari dem, invitando la tv pubblica a prendere provvedimenti.

Ma l'indignazione è bipartisan. "Qui si offendono gravemente le vittime di violenza e le loro famiglie, si svilisce l'impegno di chi si batte contro la violenza sulle donne, si calpesta la civiltà. Non è una questione politica, è una questione di umanità. La Rai, senza indugi, faccia la giusta scelta a e non si renda complice di questa barbarie", commenta la senatrice della Lega Giulia Bongiorno.

Lapidario Matteo Salvini: "Non ho parole: mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo".

E anche il presidente della Rai Marcello Foa ha espresso "forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata''.

Lo stesso Foa ha auspicato che "il direttore artistico, che gode di stima anche per essere persona moderata e di buon senso, sappia riportare il Festival nella sua giusta dimensione''.

Dal canto proprio, il management dell'artista commenta: ''In merito alle polemiche sui presunti contenuti sessisti dei testi di Junior Cally precisiamo che la posizione dell'artista è contro il sessismo, i passi avanti o indietro, e ovviamente - sembra banale dirlo, ma non lo è - contro la violenza sulle donne".

(Unioneonline/l.f.)

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