"Torno esattamente 60 anni dopo nella città dove sono nato, ed è un grande piacere. Non sento di compiere 60 anni, ma due volte 30: in fondo l'età è l'equivalente di una targa appiccicata all'auto, ma poi com'è l'auto, cosa c'è dentro, chi la guida, è tutta un'altra storia".

Alberto Angela è oggi a Parigi nel giorno del 60esimo compleanno, sul set di una delle puntate del nuovo ciclo di Ulisse, il piacere della scoperta, in onda da domani in prima serata su Rai1.

Il racconto storico, archeologico, divulgativo di Ulisse più che mai condensa la passione di Alberto Angela per la ricerca, la curiosità nei confronti dell'uomo e del mondo. "La sensazione non solo mia, ma di tutta la squadra che lavora con me - spiega - è che il punto di arrivo sia in realtà il viaggio stesso: non conta tanto la meta, quanto il modo in cui stai navigando, la polvere che hai sul viso e che parla del tuo sentiero. A 18 anni giravo in treno con l'Interrail e la cosa più bella, all'arrivo in una stazione, era decidere in quel momento dove andare. Nascere è vincere il biglietto della vita, un viaggio fatto di incontri, persone, luoghi. E io non ho mai smesso di farlo".

La prima tappa della nuova stagione di Ulisse è con la notte del Titanic: a 110 anni dall'affondamento, il 15 aprile 1912, "cercheremo di capire cosa è accaduto - spiega il divulgatore - andando nei luoghi che hanno segnato le vicende del transatlantico”.

La seconda puntata sarà, invece, dedicata alla Sardegna, "un'isola che difficilmente ha un ruolo da protagonista: le regaleremo la visibilità della prima serata offrendo una sorta di menu sensoriale, attraverso il colore del mare e della pietra, il suono del vento, l'odore del cisto e dell'elicrisio. Senza dimenticare la forza, l'orgoglio, la tenacia della sua gente".

Alberto Angela indagherà poi sul cold case più antico della storia:lLa scomparsa del Neanderthal. In un viaggio alle origini dell'umanità, si cercherà di capire cosa è accaduto all'antica specie umana che abitava l'Europa e parte dell'Asia prima dell'Homo sapiens. E poi ecco Parigi e la Belle Epoque: "Il focus sarà sugli impressionisti, che hanno reso indipendente l'arte, fino a quel momento chiusa nelle accademie, inseguendo la luce”.

I 60 ANNI DI ALBERTO ANGELA, LE FOTO:

(Unioneonline/v.l.)

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