Addio all'attore Lino Capolicchio: tra i suoi ruoli anche quello del procuratore Garau in “Un delitto impossibile” girato a Sassari
Morto a 78 anni, aveva recitato sotto la regia di Antonello Grimaldi
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David di Donatello nel 1971 per il ruolo da protagonista nel film da Oscar di De Sica “Il giardino dei Finzi Contini”, Lino Capolicchio è morto ieri a 78 anni.
Attore di grande duttilità, come dimostrano la varietà di ruoli che vanno dalla commedia “Amore e ginnastica” all'horror di Avati “La casa dalle finestre che ridono” che lo ha voluto in diversi film, passando per i lavori di altri grandi registi come Patroni Griffi (“metti, una sera a cena”), Lizzani (“Mussolini ultimo atto) e i Fratelli Taviani (“Fiorile”).
Lino Capolicchio ha legato il suo nome anche a Sassari. Ha interpretato infatti il ruolo del procuratore Valerio Garau nel film “Un delitto impossibile” (2000) che il regista sassarese Antonello Grimaldi ha girato nella sua città. Nell'opera tratta dal romanzo “Procedura” di Salvatore Mannuzzu, sassarese d'adozione, Capolicchio compare in realtà solo nei tre minuti iniziali, perché viene avvelenato nel tribunale di Sassari. Dalla sua morte parte l'indagine del giudice D'Onofrio interpretato da Carlo Cecchi, altra star di un cast che conta pure Ivano Marescotti, Angela Molina e Silvio Muccino nel ruolo del giudice Garau da giovane.