La sua voce indimenticabile l'ha prestata negli anni ad attrici del calibro di Glenn Close, Meryl Streep, Charlotte Rampling ed Emma Thompson. Il suo volto era noto a pochi, ma ha lavorato nel cinema e per la tv per tutta la sua vita.

Ludovica Modugno, morta oggi a Roma all’età di 72 anni, è stata un'attrice e doppiatrice importante nel panorama artistico italiano.

Aveva iniziato a lavorare a 4 anni nel primo romanzo sceneggiato prodotto e trasmesso in Italia, “Il dottor Antonio”. Il suo primo doppiaggio è arrivato poco dopo, quando dette la voce al bambino protagonista dell'indimenticabile quanto tragico film "Marcellino pane e vino”.

In teatro a soli 7 anni interpretò Alcesti di Euripide, con la regia di Guido Salvini. Poi la partecipazione ad alcuni degli sceneggiati televisivi più seguiti degli anni Sessanta, fra cui “Cime tempestose”, “Ricordo la mamma”, “Romanzo di un maestro”, “Il novelliere” e “La Pisana”, nella parte della protagonista bambina.

Nel 1978 ha fondato insieme a Gigi Angelillo, che diventerà suo marito, la compagnia teatrale "L'albero", con la quale produce e interpreta numerosi spettacoli, tra cui “Esercizi di stile” di Raymond Queneau per la regia di Jacques Seiler, che vince il premio "Biglietto d'oro" del 1991.

Per le rappresentazioni di "L'una e l'altra” e di “La badante”, entrambe con regia di Cesare Lievi, ha ricevuto nel 2008 il premio come migliore attrice teatrale italiana dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro.

(Unioneonline/v.l.)

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