Cordoglio da parte degli artisti sardi per la morte di Francesco Pilu.

«Ci ha lasciato un amico dell'Archivio e nostro personale. Sempre disponibile per le sue esibizioni musicali ma soprattutto fuori dal palco, con il suo lato umano che traspariva in ogni incontro. Uno sguardo diretto e una gentilezza nei modi che ne hanno fatto, oltre che uno dei musicisti più importanti ed amati della Sardegna, una persona amata praticamente da tutti. Ci rimangono le sue interpretazioni vocali e strumentali delle musiche della nostra tradizione. Grazie Franzi!», scrivono dall'Archivio Mario Cervo di Olbia.

«Francesco Pilu non c’è più - scrive sulla sua pagina Facebook, Giuliano Marongiu -. Abbiamo pensato e creduto che l’energia positiva e la gentilezza che lo caratterizzavano potessero frenare, combattere e vincere la corsa contro il destino avverso che se l’è portato via. Le piazze hanno ballato con lui, insieme ai Cordas et Cannas, e la Sardegna, con loro, ha bussato alle porte del mondo facendosi aprire con entusiasmo e guadagnandosi il rispetto. Francesco e i suoi compagni di viaggio hanno creduto per primi che la musica dei popoli potesse dialogare e costruire ponti di pace, di giustizia, di uguaglianza nel valore delle diversità, abbattendo i muri dell’indifferenza, dei razzismi, delle guerre. Il mondo della musica perde un uomo speciale e uno dei suoi grandi protagonisti. Siamo tristi e da oggi un po’ più soli».

Anche Maria Luisa Congiu si unisce al coro: «Al mio rientro in Sardegna, tanti anni fa, ho iniziato un viaggio nella musica, nella cultura, nella storia di questa terra meravigliosa. Per la musica in particolare avevo dei punti di riferimento ben saldi, voci caratteristiche e calde che esprimevano passione per ciò che facevano, voci che non ostentavano mai anzi, rispetto e pudore nel rappresentare le radici le caratterizzavano. Ho avuto poi la possibilità di conoscere alcuni di questi artisti e avuto conferma che la grandezza stava anche nell'umiltà , grandi persone ancor prima che grandi artisti: Francesco Pilu ne è un esempio. Profondo rispetto e ammirazione per l'uomo e per l'artista che oggi ci ha lasciati. Ho toccato con mano questo dolore e sono più che mai vicina ai familiari e ai "colleghi-Amici" di sempre. Un Grazie sincero a Francesco per tutto ciò che ha lasciato in eredità alla Musica di Sardegna e non solo… mi piace pensare che chi ti ha preceduto in quel luogo sospeso fra Cielo e Cuore ti stia aspettando con strumenti da suonare e tanta musica ancora da fare».

«Maestro ci mancherai tanto - scrive Maria Giovanna Cherchi -. Incontrare la tua voce, godere della tua arte generosa, imparare da te la libertà della musica ancorata alla Sardegna. Grazie per ciò che ci hai insegnato. Vicina alla tua famiglia e chi ti ha amato».

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