Era il 27 agosto del 1964 quando al cinema usciva Mary Poppins, film Walt Disney in tecnica mista (live action e animazione) diretto da Robert Stevenson, con canzoni scritte e composte dai fratelli Sherman.

Basato sulla serie di libri della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers, il film con Julie Andrews al debutto cinematografico (ma per la parte furono prese in considerazione anche Bette Davis e Angela Lansbury), Dick Van Dyke, David Tomlinson e Glynis Johns, è stato girato interamente nei Walt Disney Studios di Burbank, in California, utilizzando scene di sfondo dipinte a Londra. 

La pellicola raccolse un enorme successo di critica e commerciale: costato appena sei milioni di dollari ne guadagnò oltre cento, una cifra che permise a Walt Disney di comprare i terreni in Florida per costruire Disney World.

Ha avuto un totale di tredici nomination agli Oscar, un record per qualsiasi film distribuito dai Walt Disney Studios, e ne ha vinti cinque: Miglior attrice per Andrews, Miglior montaggio, Miglior colonna sonora originale, Migliori effetti visivi e Miglior canzone originale.

Curiosità: per ottenere i diritti del libro Walt Disney in persona guerreggiò con Travers per ben vent’anni finché l’autrice, gelosissima della sua opera e contraria a trasformare il suo libro in un cartone animato o un musical, non li cedette. Una vicenda che viene raccontata nel film del 2013 Saving Mr. Banks, con Emma Thompson e Tom Hanks.

Del 2018 invece è il sequel Il ritorno di Mary Poppins, con Emily Blunt nel ruolo della magica bambinaia.

(Unioneonline)

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