Sassari e la sua tradizione culinaria
La cucina sassarese vanta ricette legate alla tradizione contadina: piatti di verdure, legumi e carne.
Tra i primi si annoverano: la mineshtra 'e fasgioru (o mineshtra 'e patatu), una genuina zuppa preparata con fagioli, patate, lardo, finocchietto selvatico e pomodori secchi. I secondi sono a base di carne, come la tradizionale cordula, apprezzata nel Sassarese-Romangia; e poi i pedi d'agnoni (piedini di agnello) e la trippa. Anche i carciofi ricoprono un ruolo nella gastronomia sassarese nella preparazione tradizionale con le patate (ischazzofa e patatu): si gustano anche crudi o cotti al tegame con aglio e prezzemolo.
Ecco che la cucina più tipica della zona si compone di alcune specialità: la favata, una zuppa molto densa a base di fave secche, il ben noto Lu Zimìno, piatto servito caldo e fatto dalle interiora di vitello cotte in graticola sulla brace e poi insaporite da un velo di pepe e sale.
La vera prelibatezza della cucina sassarese sono le lumache: la Ciogga minudda, le lumachine da gustare lessate con le patate; i lumaconi (coccoi) serviti ripieni e le monzette, riconoscibili per il guscio verdastro.
Tra le eccellenze dolciarie della provincia sassarese spiccano le copulette di Ozieri, o is pastissus, dal gusto inconfondibile per il ripieno a base di mandorle. Il dolce era dedicato agli sposi e, ancora oggi tramandato per generazioni, richiede una accurata manualità.

I sapori algheresi
In Sardegna la cucina algherese è una delle più varie perché unisce la tradizione isolana a pietanze di influenza catalana, grazie ai quattro secoli di dominazione spagnola.
La proposta culinaria algherese si concentra su pesce e frutti di mare: il pescato del Golfo di Alghero si tramuta in deliziose ricette tramandate dai pescatori dell’Alguer Vella.
La città ama sperimentare in cucina: un esempio è la paella algherese, in una versione rivisitata del piatto tipico spagnolo. La contaminazione tra la Catalogna e la Sardegna si rintraccia nella sostituzione del riso con la fregula: la versione algherese vede poi una grattugiata di bottarga di muggine a insaporire.
Dal porto di Alghero si vedono partire le piccole imbarcazioni dei pescatori, i noti gozzi a vela latina, alla ricerca del buon pescato. E così si assapora la Copatza de peix, o Cassola de peix, ossia la zuppa di pesce preparata con varietà di pesce fresco di pesca: caratteristica resta l'aggiunta dell'immancabile peperoncino rosso di Sardegna.
Alghero è considerata una piccola Barceloneta grazie ai suoi piatti come l'aragosta algherese alla catalana, servita, durante l'estate, su un letto di pomodori e cipolle.

Impronta vinicola della provincia sassarese
La cultura vinicola è ben radicata in tutta l'isola. Ecco che la sola denominazione DOCG della Sardegna, il Vermentino di Gallura DOCG, si produce in un'area che si estende interamente nella provincia di Sassari. Le tipologie coinvolte sono Vermentino di Gallura Superiore, Vermentino di Gallura Frizzante, Vermentino di Gallura Spumante, Vermentino di Gallura Passito, Vermentino di Gallura Vendemmia tardiva. Si aggiungono poi la denominazione Alghero DOC, che comprende vini rossi, bianchi, rosati e varietali, e quella del Moscato di Sorso-Sennori DOC, prodotto tra Sassari e la costa del Golfo dell’Asinara.

Dal sogno alla realtà, le spiagge vicino Sassari

Cosa vedere
L'incanto delle spiagge celebri

La provincia di Sassari conserva famose spiagge come La Pelosa di Stintino, Porto Ferro, le Bombarde, e quelle meravigliose della Costa Paradiso con le sue calette, e quelle della Costa Rossa.
Lungo la strada verso Castelsardo si incontra la Roccia dell’Elefante, un’antica Domus de Janas che ricorda proprio la sagoma di un elefante, meta fotografica di viandanti curiosi.
E poi l'autenticità di Castelsardo, la cittadina che si affaccia sul Golfo dell’Asinara, fatta di vicoli e gradini che conducono sino alle cinta del Castello dei Doria, detto anche Castel Genovese, che oggi ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo.

Quando la tavola profuma dei sapori del mare

Cosa mangiare
Il passato culinario si unisce alla contaminazione

Sassari non ha una tradizione di piatti a base di pesce fatta eccezione per l’anguilla, marinata e cotta alla brace.
Le frittelle lunghe (frisgiori longhi) preparate per il Carnevale sassarese, arrotolate a spirale, sono una delizia.
L'agliata è un piatto povero dei pescatori algheresi, fatto di un trito di aglio, pomodori secchi e peperoncino su cui si adagia il pesce fritto o bollito.
La Seada, dolce tipico dell'isola, ad Alghero è proposta da street food.
Di importazione spagnola è la crema catalana, con latte e uova, presentata in tegami di coccio, e il diffuso dolce Menjar Blanc (biancomangiare o magiare bianco), una crema di latte con limone addensata con amido.

Feste e Sagre da non perdere:
Un evento dal grande valore etnografico è La Cavalcata Sarda, una festa che, la penultima domenica di maggio, vede oltre duemila persone in abito tradizionale provenienti da ogni parte della Sardegna, sfilare a piedi, a cavallo o sulle traccas per le vie di Sassari.
Il 14 agosto di ogni anno, da secoli, si celebra la ben nota Discesa dei Candelieri, riconosciuta nel 2013 patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e bene immateriale patrimonio dell’umanità.

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Realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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