L'incanto dei cavallini selvatici 
Per gli amanti delle gite fuori porta e oltre Cagliari l'area attorno Gesturi si presta a tragitti che conducono a emozionanti avventure alla scoperta del territorio. La  lussureggiante vegetazione e i siti archeologici a cielo aperto caratterizzano una bellezza naturale da ringraziare.
Ecco che le attività di trekking e cycling soddisfano ogni difficoltà e passione, e permettono di avvicinarsi alle zone meno note.
La Giara di Gesturi è la più vasta delle tre (Siddi e Serri) e la sua vegetazione rigogliosa la rende fascinosa perché priva di interventi urbani e con una macchia mediterranea di eccellenza con mirto, corbezzolo, lentisco.
Durante le piogge abbondanti, i ristagni d'acqua danno origine alle incantevoli cascate lungo i bordi della Giara (come Sa Spendula, presso Albagiara).
I sentieri da percorrere all'interno della Giara sono circa undici e raccolgono l'immenso patrimonio naturalistico, costituito da una fauna variegata: anatre, beccacce, ghiandaie, lepri. Senza dubbio, è il cavallino della Giara il protagonista: la razza equina selvatica con gli occhi a mandorla. I cavallini sono una specie protetta, dall'origine poco conosciuta, di circa 500 esemplari uniti nella vita in piccoli gruppi.
Il suggestivo territorio pianeggiante dell'altopiano della Giara, alto circa 600 metri, propone agli sportivi numerosi percorsi di cycling: per gli amanti della bici, da strada o mountain bike, così da immergersi nel paesaggio. Le migliori escursioni sono a piedi seguendo i sentieri popolati dagli animali della Giara e, in prossimità delle enormi distese d'acqua, note Paulis, si possono ammirare i cavallini selvaggi che si rinfrescano e si muovono liberi. Qui, la fauna si nutre con i Ranuncoli acquatici che fioriscono in primavera ricoprendo gli immensi Paulis con un candido mantello bianco.
In questo contesto ambientale si affaccia il Protonuraghe Bruncu Madugui. Il complesso nuragico, il cui scavo si attribuisce a Giovanni Lilliu e si fa risalire al 1962, si compone di un villaggio di varie capanne circolari e di mura che oggi sono alte oltre quattro metri.
Il territorio del Parco della Giara è ottimo strumento di lettura dell'ambiente e dell'archeologia della Sardegna.

Tracce di storia
Si resta ostaggi del tempo nei sentieri di questo territorio arricchito dalle Pinnettas: le capanne dei pastori ancora oggi ben conservate e visitabili anche all'interno. La storia più autentica racconta che Su pinnettu fu il ricovero tradizionale utilizzato dai pastori fino agli anni Settanta (anche se qualche capraio li utilizza ancora ai giorni nostri) per tenere il gregge vicino ai pascoli migliori, è costituito da una base circolare di pietre e una copertura di frasche su un telaio di rami molto resistente.
Da citare con orgoglio è l'estrazione del sughero, preziosa pratica della tradizione sarda. L'età del sughero da estrarre varia dai 10 ai 12 anni. Nell'area centro occidentale dell'isola, la sughereta è, inoltre, l’ambiente scelto dai cavallini durante il periodo estivo per proteggersi dal clima caldo e afoso.
L'elevata naturalità si contraddistingue dai fitti boschi di lecci, oltre che di sughero, conservando una tipica area mediterranea. Nella sua perfetta adattabilità all'isola, queste foreste sono tra le più diffuse, dal livello del mare fino ai 1400 metri di altezza, e magiche da visitare in escursione.

L'isola affascina per la bellezza dei suoi panorami, profumi, e colori della flora

Cosa vedere
Musei a cielo aperto

Lungo il perimetro di Gesturi si dispongono ben 24 nuraghi, tra cui il Nuraghe Tutturuddu, rendendola una vera e propria fortezza dell'età nuragica.
Sala Messi è la sorgente antica da cui sgorga, tutto l'anno, l'acqua utile per la fauna dell'altopiano. Pauli Majori è il lago più grande della Giara e Sa Cotti ricorda il recinto di pietre che accoglieva il bestiame.
Morisia è il giardino botanico dove ammirare tutte le specie botaniche presenti all'interno del Parco della Giara.
A pochi chilometri del Parco della Giara, vi è il più grande complesso nuragico sardo, Su Nuraxi di Barumini dal 1997 patrimonio dell'UNESCO.

Escursione dopo escursione ci si dedica anche al gusto e il territorio offre materie prime di eccellenza

Cosa mangiare
Pasta fresca e prodotti della terra

La tradizione gastronomica del centro-sud dell'isola si lega all'arte della pastificazione con i pani civraxiu, su coccoi e su moddizzosu e le paste is malloreddus, i noti gnocchetti sardi. Si prosegue con la carne come il porceddu, e le tappadas, le lumache di terra. 
Le tallutzas sono una pasta fatta a mano di Siddi, una variante di orecchiette derivante dall'impasto del pane.
Gli asparagi di Gesturi si combinano a ricette di più pietanze.
Tra i dolci, i Pistoccheddus de cappa, preparati e consumati durante le festività.

Diverse sono le ricorrenze che danno vita a celebrazioni e Sagre:
la Sagra dell'asparago di Gesturi, ogni anno, a marzo. Imperdibile anche la Festa dedicata al Frate Nicola sempre la prima domenica di agosto.
A Siddi si segnala la Festa Sa Gloriosa il 2 luglio e poi Appetitosamente, festival regionale del buon cibo, la prima settimana di agosto.

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Realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio
 

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