La costa nord orientale dove soffia forte il vento
Porto Pollo (in gallurese Portu Puddu) è la meta turistica di Palau che più attira gli amanti degli sport legati al vento, anche nella bassa e bassissima stagione. Questa località, patria del windsurf, unisce la terraferma alla bellissima i​sola dei Gabbiani con una sottile lingua sabbiosa.
Il territorio costantemente battuto dal vento tutto l'anno, a tratti anche forte, è il posto migliore per imparare a praticare sport acquatici. Meta ambita da velisti e appassionati di windsurf, kite surf e funboarder. Da una parte o dall’altra della baia, le condizioni ideali per surfare oppure di mare piatto per andare con kayak non mancano. Questa destinazione attira dilettanti ma soprattutto campioni da tutto il mondo, che possono scegliere tra la baia di ponente, sopravento, e quella di levante, sottovento.
La baia è da sempre ambita e molto frequentata, ecco che qui sorge una scuola di windsurf e vela per favorire gli sport outdoor.

Incontro tra terra e mare a Loiri Porto San Paolo
Imperdibile meta è Porto San Paolo. Il piccolo borgo marinaro a nord-est dell’isola, un tempo semplice villaggio di pescatori, oggi è unito al piccolo centro dell'entroterra di Loiri e costituisce una realtà di incanto: Loiri Porto San Paolo, unico Comune dal 1979. Da qui, si possono ammirare le isole di Tavolara e Molara inserite nell'area marina protetta in cui è possibile avventurarsi in kayak e compiere piacevoli passeggiate lungo dei fiabeschi giardini curatissimi.
Si narra che perfino l’apostolo Paolo approdò in questo luogo prima di ritirarsi come eremita nella Gallura.
Loiri Porto San Paolo, sito a metà strada tra i centri di Olbia e San Teodoro, condivide con essi quindicimila ettari di mare e ben quaranta chilometri lungo la costa dell’Area Marina Protetta di Capo Coda Cavallo.

L'isola protettrice dei viandanti
La celebre isola di Tavolara, dalla forma rettangolare lunga circa sette chilometri, è un gioiello visitabile grazie alle quotidiane escursioni in barca accessibili agli ammiratori del bello.
La sua storia conquista l'immaginario: anticamente Tavolara era conosciuta con il nome di Hermaea in onore del dio Ermete protettore dei mercanti e dei viaggiatori. Oggi l’isola è in gran parte proprietà della N.A.T.O. e in parte riparo per la posidonia oceanica, i delfini dal naso a bottiglia e le tartarughe marine.

Questo luogo selvaggio e incontaminato, alto oltre cinquecento metri, è incorniciato dalla macchia mediterranea.
Il territorio costiero settentrionale dell'isola, soprattutto la parte orientale, si presta per bellezza e adattabilità a fruire ogni tipo di attività acquatica, dando particolare rilevanza agli sport quali surf, kayak, vela, diving e snorkeling capaci, insieme ai molteplici tour in barca da una spiaggia all'altra, di creare delle vere e proprie memorie esperienziali per tutte le età. Queste destinazioni sono raggiungibili durante tutto l'anno e spaziano da appuntamenti di alta ma anche di bassa stagione così che sia i professionisti del settore sia i neofiti che si approcciano per la prima volta a questi sport possano godere del massimo comfort e divertimento.

Tesori nascosti, fascinose calette e spiagge instagrammabili sono le ricchezze da scoprire nel gallurese

Cosa vedere
Una meravigliosa giornata tra spiagge e monete d'oro

Irresistibili le spiagge e le piccole calette dell'Arcipelago di Tavolara: tra le più celebri e ben attrezzate per tour soddisfacenti Porto Istana, Marina Maria, costa Corallina, Porto Taverna, Lu Impostu e cala Brandinchi.
La porta di ingresso del nord Sardegna: Olbia è il centro economico e culturale della zona. La città ospita reperti storici, tra cui un tesoro di 900 monete d'oro conservate nel museo Archeologico, sull’isolotto di Peddone; la necropoli punico-romana poi divenuta cristiana con circa 450 tombe. Questa necropoli si è unita al museo della necropoli, che si erge ai piedi dell’altare della fascinosa basilica di san Simplicio, patrono della cittadina.


Le pietanze semplici fatte a mano caratterizzano la cucina a nord dell'isola

Cosa mangiare
I piatti tipici del nord Sardegna

Suppa cuata, la zuppa gallurese: un primo piatto semplice fatto da strati di pane raffermo e formaggio fresco, bagnati da brodo di carne e cotti in forno. 
I chiusoni (ciusoni, cjusoni), sono gli gnocchi fatti a mano con farina di grano duro, dalla forma cilindrica rigata e conditi con sugo al basilico o ragù di manzo o cinghiale. La mazza frissa, poco noto antipasto: panna liquida cotta insieme alla semola che crea una crema simile a quella di formaggio. 
La pasticceria secca predomina con i mindulati, a base di mandorla, i papassini, con noci e uvetta ricoperti da glassa di zucchero, le cucciuleddi che contengono miele o saba.


Alcuni appuntamenti da segnare tra sagre e celebrazioni:
A Olbia il patrono è celebrato a metà maggio con la rinomata Festa di san Simplicio: la processione è seguita dal corteo in costume e in questa occasione spicca anche il palio della Stella.
A fine luglio si organizza la Sagra Mazza Frissa a Sant’Antonio di Gallura.

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Realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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