Una particolare tradizione bulgara ha unito Sofia e Cagliari coinvolgendo la scuola di primo grado “G. B. Tuveri” per festeggiare l’arrivo della primavera con la realizzazione e lo scambio delle Martenitze. Il progetto, nato dall’iniziativa tra un’insegnante e una collega che lavora nella capitale bulgara, ha preso forma all’interno del Dipartimento di Scienze dove le docenti lo hanno inserito nel percorso di Educazione civica “Un nuovo sguardo sul mondo”.

I ragazzi hanno così potuto studiare una tradizione proveniente da un luogo lontano, nel rispetto della natura e dei suoi ritmi. Le attività laboratoriali hanno visto impegnate le classi seconde nella realizzazione delle Martenitze per tutti i compagni della scuola e nella cura dell’orto biologico.

Hanno seminato e accudito le piantine osservandole crescere e hanno piantato alberi da frutta attendendone impazienti i germogli per poter poi, al primo segnale dell’arrivo della primavera, adornarli con i braccialetti rossi e bianchi ed esprimere desideri e speranze, come da secoli avviene in Bulgaria.

«Questo sono le Martenitze – spiegano dal circolo sardo “Sardica” di Sofia - : intrecci di lana rossa come il sangue dei soldati a cui venivano donate prima della loro partenza per il fronte, e bianche come il pallore delle mogli che restavano in attesa del loro ritorno, a nutrire quotidianamente la speranza di riabbracciarli presto; bracciali che vengono donati in segno bene augurale e poi nei giorni di marzo deposti sui primi germogli degli alberi esprimendo un desiderio».

L’attività degli alunni e delle alunne cagliaritani è stata condivisa e seguita con interesse dall’Istituto Italiano di Cultura a Sofia e dal circolo “Sardica” il cui segretario Carlo Manca, insieme al presidente dell’AITEF Sardegna Tonino Casu, è stato ospite della Scuola “G. B. Tuveri” per complimentarsi con alunni e docenti.

«Da questo incontro è derivata la volontà di creare nuove possibilità di interazione e incontro fra i ragazzi e le ragazze di Cagliari e quelli di Sofia che possano essere occasione di crescita e scambio di esperienze e conoscenza. Il Circolo di Sofia e l’Aitef Sardegna saranno in campo per essere l’anello di unione delle due realtà come punto di riferimento e per dare la massima assistenza possibile per la riuscita di questo interessante progetto di gemellaggio e internalizzazione tra le due realtà scolastiche per continuare i millenari contatti culturali tra la Sardegna e la Bulgaria. Questo in fondo crediamo debba essere la scuola: quel luogo dove tutto può accadere, dove la conoscenza possa valicare i confini della propria realtà e abbracciare il mondo mostrando la bellezza della sua varietà».

(Unioneonline/s.s.)

***

Potete inviare le vostre lettere, foto, video e notizie a isardinelmondo@unionesarda.it

© Riproduzione riservata