Federazione dei circoli sardi in Svizzera: Antonio Mura confermato presidente
Assegnati gli incarichi dopo il Sesto CongressoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono stati nominati i componenti del nuovo Consiglio esecutivo della Federazione dei circoli sardi in Svizzera. Dopo il congresso svoltosi a Lugano dal 13 al 15 ottobre scorsi, a Zurigo si è svolta la prima riunione.
Antonio Mura è stato confermato presidente della Federazione; Domenico Scala presidente onorario; Lorenzina Zuddas vice presidente; Luigi Masia tesoriere; Pietro Fadda segretario; Andrea Basoli vice segretario.
Dalla mozione finale del VI° congresso sono stati ripresi i temi che rientrano nel programma d’azione che la Federazione intende sviluppare per operare un concreto coinvolgimento del mondo dell’emigrazione sui temi sociali, economici e politici regionali ritenuti d’interesse comune tra sardi residenti e quelli che vivono e lavorano fuori dai confini regionali e nazionali.
Da qui la riaffermazione «dell’impegno partecipativo della Federazione sui progetti regionali PAE 2023, nonché sulle problematiche relative alle politiche dell’emigrazione attraverso una rapida riforma della vigente normativa e incrementando le attuali risorse finanziarie (attualmente irrisorie rispetto alle mutate esigenze) messe a disposizione dell’associazionismo sardo nel mondo dalla Regione, per la riforma della sanità, dei trasporti, concretizzando un’estensione territoriale che possa essere definita tale, della fiscalità – IMU e TARI –, dunque dello sviluppo dell’economia e del lavoro in Sardegna al fine di generare migliori prospettive, lavorative e progettuali volte all’affermazione professionale, progettuale e famigliare dei giovani che, in mancanza di prospettive, stanno abbandonando la Sardegna in misura sempre più ampia».
Fra le varie iniziative, la Federazione «si prefigge di organizzare appositi convegni d’incontro e di dibattito tra i rappresentanti dell’emigrazione, dell’imprenditoria sarda ed estera, della scuola, della formazione e della Regione Sardegna col fine di individuare campi d’impegno comune, tesi a favorire la crescita dell’economia e dell’occupazione regionale col supporto della grande risorsa economica e imprenditoriale dell’emigrazione sarda nel mondo».
(Unioneonline/s.s.)
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