C’è una nuova pietra d’inciampo ad arricchire il sempre più vasto selciato commemorativo che circonda il “Nuraghe Chervu” di corso Lago Maggiore a Biella. È quella che il comune di Leggiuno (Varese) ha inviato per ricordare i suoi 62 Caduti durante la Prima guerra mondiale.

Il progetto del “monumento ai Caduti più inclusivo d’Italia” - come è stato spesso definito - si deve al circolo culturale sardo "Su Nuraghe" di Biella. Risale ormai a qualche anno fa, e si rifà alle commemorazioni per il Centenario della Prima guerra Mondiale (1915-1918).

L’iniziativa, originariamente dedicata alla Brigata "Sassari" e ai Caduti di tutti i Comuni sardi e piemontesi, è stata nel tempo abbracciata dall’Amministrazione di Biella, promossa dalla Prefettura, ed estesa a tutti i Comuni italiani, inserita tra le iniziative di interesse nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, recentemente condivisa con bollinatura del Ministero dell'Interno.

La realizzazione del monumento mira anche a creare un legame tra le comunità sarde sparse “in continente” e per il mondo, attraverso un simbolo tangibile della propria identità e del proprio patrimonio culturale.

La pietra di Leggiuno – comune che è legato per altri versi alla Sardegna essendo luogo di nascita di Gigi Riva – va ad aggiungersi alle oltre 700 inviate finora.

«In un'epoca in cui la divisione sembra prevalere – dice Battista Saiu, presidente di "Su Nuraghe" -, iniziative come queste ci ricordano l'importanza di preservare le nostre radici e di costruire ponti tra le comunità. La trasmissione della pietra di memoria da Leggiuno a Biella è un atto che promuove la consapevolezza storica e l'unità nel rispetto delle diversità, portando con sé la storia e il legame indissolubile tra le comunità».

«Come Amministrazione – sottolinea il sindaco di Leggiuno, Giovanni Parmigiani - siamo molto lieti di aver preso parte a questo progetto perché crediamo fortemente che ricordare e avere memoria del nostro passato sia fondamentale per costruire un presente fatto di pace».

(Unioneonline/s.s.)

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