Un sogno coltivato da generazioni di italiani: lavorare per la Ferrari, la macchina (e la fabbrica) forse più conosciuta al mondo. Con il suo marchio magico, il cavallino rampante, appiccicato al telaio della mitica "Rossa". Carmine De Luca, 32 anni, di Porto Torres ha coronato la sua ambizione ed è entrato da tempo a lavorare nella Ferrari. A Maranello. La sua storia parte da lontano. Suo padre Pasquale De Luca, detto Lino, venditore ambulante, con genitori di Salerno, arriva da piccolo negli anni 50 a Sassari. Conosce Gavina Pirinu, portotorrese "doc", casalinga. Si sposano e nascono due figli: Costantino, 25 anni, filosofo e manager delle risorse umane in Dispensa Emilia, e Carmine. Appunto. Vivono a  Porto Torres. Carmine consegue il diploma presso l'istituto tecnico industriale di Sassari, specializzazione Meccanica. Gioca anche a pallone. Inizia nei Quartieri Riuniti, poi settore giovanile Latte Dolce e Turritana. «Gli anni del grande allenatore Pino Cossu», sottolinea. Poi Castelsardo (serie D), Torres e Fertilia (Eccellenza). Ruolo difensore centrale: roccioso ed intelligente. Ma gli studi incombono. A soli 19 anni il ritiro dal calcio attivo e l'iscrizione al Politecnico di Torino, corso di laurea triennale in ingegneria Aerospaziale. Si laurea brillantemente. Quindi il trasferimento a Modena, nuova iscrizione al corso di laurea magistrale in Ingegneria del veicolo. Si  laurea con una tesi sullo studio delle emissioni inquinanti di un motore a combustione interna alimentato ad etanolo.
Nel triste periodo Covid, 2020, Carmine entra in Ferrari come consulente tecnico: ripristino delle vetture di sviluppo destinate alla vendita come oggetti da collezione. Si fa valere. Sei mesi più tardi il coronamento del sogno di bambino: assunzione diretta in  Ferrari come "Pre Owned Specialist" , ovvero sia il business dell'usato Ferrari.
«Entrare in Ferrari è sempre stata la mia ossessione e l'ambizione più grande - spiega Carmine De Luca -. Ho immaginato e programmato tutti i passaggi che potessero farmi arrivare a Maranello e così sono riuscito a realizzare il mio sogno e anche quello dei miei genitori. Che hanno investito su di me e mi hanno sostenuto in ogni scelta. Così come ha fatto la mia compagna Laura, impiegata di banca, che ha intrapreso con me questo viaggio. Sono fiero di far parte dell'organico Ferrari, il brand più famoso al mondo e la casa automobilista per eccellenza. Ho la fortuna - continua - ogni giorno di varcare gli ingressi dell'azienda che ha dato vita ad auto iconiche e ha visto passare attori che hanno fatto la storia dell'Italia e non solo.Tuttavia - conclude - mi manca la Sardegna e Porto Torres, dove spero un giorno di poter tornare per godere delle sue bellezze».

Tra qualche settimana per Carmine il coronamento di un altro sogno: il matrimonio. Nella splendida cornice di Alghero. Una storia a lieto fine quindi, di quelle belle da raccontare, ma che si arricchirà di nuovi capitoli. Per un figlio di gente semplice, che con la sua intelligenza e i suoi sacrifici si è costruito una strada davvero importante di cui essere orgogliosi.
 

© Riproduzione riservata