“Giovanni voleva giocare a calcio nella squadra del paese ma poi ha rinunciato. Con il pallone tra i piedi non mostrava grande talento. Ha scoperto il mondo dei cavalli e ha capito quale fosse la strada da percorrere”.

 Il sindaco di Nurri Antonello Atzeni svela un particolare che riguarda il destino di Giovanni Atzeni, “Tittia”, che sabato sera, in sella a Zio Frac, cavallo di Pozzomaggiore, ha condotto alla vittoria la contrada del Drago al Palio di Siena,  quello della ripresa dopo due anni di dolorosa interruzione a causa del Covid.

“Tittia” voleva fare il calciatore ma poi ha rinunciato per affrontare la sfida che gli ha assicurato impagabili soddisfazioni. Fatica, sacrifici e duro allenamento  lo hanno portato a conquistare l’ottavo successo in piazza del Campo. Un fuoriclasse della corsa che a Siena è una tradizione tanto consolidata da tenere banco, nell’attenzione collettiva, tutti i mesi dell’anno.  Giovanni Atzeni è nato in Germania dove il padre, originario di Nurri, era emigrato. A Nurri sono tornati i genitori. Il paese del Sarcidano è il luogo delle radici e delle memorie familiari. Lui a Siena si dedica al Palio e alla gestione di un’azienda in cui alleva cavalli per le competizioni.

La sorella Gina ha seguito la corsa del 2 luglio in tv insieme alla mamma: “Una gioia indescrivibile. Noi viviamo il Palio tutto l’anno con ansia e trepidazione.  È così da 17 anni.  I successi non sono mai scontati.  Devi essere bravo e avere tanta fortuna. Giovanni è bravo e anche fortunato. Siamo orgogliosi e fieri di lui. Adoro mio fratello. Sono felicissima per la sue vittorie. Si merita questi risultati. Ha lavorato duramente e fatto tanti sacrifici”. Subito dopo la vittoria, Gina ha inviato un sms al fratello: “È molto difficile parlare con lui perché è impegnato in tutte le faticose incombenze che arrivano dopo il successo al Palio. Gli ho scritto: te lo meriti. Grazie per l'emozione che ci hai regalato. Per me un'emozione difficile da spiegare. Il cuore batteva forte.  Ho vissuto con grande paura tutti i momenti. Quando l'ho visto arrivare primo con il nerbo alzato ho pianto di gioia. È stata una gara tormentata. Ogni tanto andava via una contrada e dicevo a mia madre: non è possibile. Che cosa succede? Mai vista una cosa del genere. L’ansia cresceva. Si pensa, meno contrade in gara più facile vincere. Non è così perché quelle che restano raddoppiano gli sforzi per raggiungere l’obbiettivo”.

Con Nurri “Tittia” ha un rapporto speciale: “Ha amici storici, compagni di scuola. È molto legato alla famiglia, al paese e alla Sardegna. Siamo due anni che non torna nell’Isola a causa del Covid. Speriamo di vederlo presto”. 

Il paese è pronto a celebrare l’ultimo successo: “Vogliamo festeggiarlo ad agosto, dopo il Palio dell’Assunta, con la speranza che porti a casa ‘il cappotto’, lo storico bis. Lo aspettiamo con entusiasmo. Siamo molto felici, per noi è un grande motivo d’orgoglio. Giovanni è un ‘fuoriclasse’ che ha raggiunto i suoi obbiettivi con spirito di sacrificio e ammirevole tenacia”, sottolinea il sindaco Antonello Atzeni. A Nurri sono nati abilissimi cavalieri: “Una tradizione che oggi rinnovano tanti giovani che si fanno strada in un mondo molto competitivo. Ricordo Jessica Marcialis e Andrea Atzeni, brillanti protagonisti nella scena mondiale”.

E poi “Tittia” calciatore mancato, ora campione del  Palio di Siena.

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