I Quattro mori sventolano anche sulle Montagne Rocciose del Canada.

Si è conclusa con tre ascese la spedizione alpinistica extraeuropea del CAI Sardegna.  Ad organizzarla Marco Marrosu (Sezione di CAI Cagliari), Roberto Masia (Sezione di CAI Sassari), appartenenti al Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, e membri dell’Alpine Club of Canada, British Columbia, Francois Dagenais Cote e Marco Buccheri.

(foto ufficio stampa)
(foto ufficio stampa)
(foto ufficio stampa)

Obiettivo della spedizione  italiana,  la salita alpinistica di alcune cime tra le più belle e importanti delle Montagne Rocciose Canadesi inserite nella lista delle vette che superano i 3000 metri di quota. Le scalate effettuate dai componenti della spedizione CAI Sardegna e Canadian Club of Canada sono state l’itinerario Cresta Ovest del Monte Fryatt, il versante ovest e nord-ovest del Monte Murchison, l’itinerario Southwest Slopes del Monte Alexandra, il Monte Edith Cavell, l’itinerario Via dei Giapponesi al Monte Alberta. Sono state affrontate anche pareti di roccia a quota più bassa, sia su granito che su calcare, sino a 300 metri.

Tra le difficoltà che si possono incontrare su questa catena montuosa – seppur non elevatissima – figurano la roccia spesso poco affidabile e friabile, pareti e versanti con grandi dislivelli, anche di 3000 m, e una accessibilità molto complessa. Quest’ultima obbliga a vere e proprie avventure in cui si guadano fiumi, si cammina in assenza di sentieri e tra animali selvaggi come lupi, orsi, ghiottoni, coguari ma anche altri normalmente più miti come alci, caribù, cervi canadesi.

(foto ufficio stampa)
(foto ufficio stampa)
(foto ufficio stampa)

«Durante le salite – specifica Marco Marrosu – ci sono stati diversi incontri con i gli orsi, perdita di orientamento, notti con l’aurora boreale, cadute, stellate incredibili e maltempo ma anche tante altre emozioni come rialzarsi ogni giorno e osservare dalla tenda, con occhi nuovi, un panorama selvaggio e stimolante per continuare a sognare e prendere visione di nuovi orizzonti».

(Unioneonline/v.f.)

© Riproduzione riservata