Diciamolo. Curarsi non è mai piacevole, per il semplice motivo che presuppone la presenza di una malattia o, nel caso delle malattie cardiovascolari, la presenza di fattori di rischio che in qualche modo non sono controllabili con adeguati stili di vita e quindi richiedono pasticche e simili, come accade per ipertensione e colesterolo alto. Ma a volte seguire le terapie indicate - cosa che purtroppo molti non fanno con regolarità - può anche diventare divertente. È la proposta che viene da "Impazienti cronici", una web serie che ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza dell’aderenza alle cure per controllare e convivere con patologie croniche, come quelle cardiometaboliche. I sei episodi raccontano la quotidianità di altrettante coppie di “Impazienti Cronici” che, nonostante un’iniziale difficoltà, hanno imparato l’importanza di seguire correttamente le prescrizioni del medico e attraverso una serie di gag divertenti dispensano consigli preziosi per promuovere comportamenti che favoriscano una migliore qualità della vita. Stili di vita sani e cure farmacologiche rappresentano gli interventi più importanti per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari. Negli ultimi 20 anni, infatti, le sole terapie hanno ridotto del 50 per cento la mortalità per cardiopatia ischemica. In Italia tuttavia solo la metà degli over 65 segue correttamente le cure. Risultato: diventa difficile ottenere un adeguato controllo dei valori pressori, glicemici e di colesterolo, per rimanere nelle malattie cardiovascolari. «I principali determinanti del successo terapeutico - fa sapere Giovambattista Desideri, direttore UOC Geriatria, Lungodegenza Geriatrica e Scuola di Specializzazione in Geriatria Università degli Studi dell’Aquila - sono il medico, il paziente e il trattamento: il medico deve essere fermamente convinto della necessità di raggiungere il target terapeutico per ogni trattamento; il paziente deve essere pienamente consapevole dell’importanza di seguire con scrupolo il progetto terapeutico concordato con il proprio medico; il trattamento deve essere efficace, ma anche ben tollerato e semplice da seguire. Ad esempio, nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, la terapia di combinazione con 2 o 3 farmaci antipertensivi, opportunamente raccomandata dalle linee guida, rappresenta un eccellente esempio di terapia che coniuga al massimo i requisiti di efficacia, tollerabilità e semplicità che ogni trattamento dovrebbe avere».

Federico Mereta
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