Pap test e colposcopia: questo il tema di una puntata di “15 minuti con…” il talk di approfondimento sulla salute dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, in collaborazione con il gruppo Unione Sarda, condotto dal giornalista Fabrizio Meloni, responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’Aou di Cagliari.

In studio c’era il dottor Marco Palomba, aiuto corresponsabile ospedaliero con Incarico aziendale di alta specializzazione e responsabile del Centro di Colposcopia e Patologia del basso tratto genitale annesso al Centro di procreazione medicalmente assistita (PMA) e Diagnostica ostetrico ginecologica della AOU Cagliari.

«Il Centro», riporta Palomba, «si occupa in maniera multidisciplinare di prevenzione, diagnosi e terapia medica e chirurgica mininvasiva delle lesioni della cervice uterina, della vagina e dell’area vulvoperineale di natura pretumorale e neoplastica, infettiva, malformativa e distrofica. È un Centro di rilevanza nazionale per quel che riguarda il volume e la tipologia delle prestazioni erogate, le iniziative di ricerca, l’insegnamento della disciplina e il Programma di screening e diagnosi precoce del Carcinoma del collo dell’utero. Le prestazioni diagnostiche erogate prevedono: tamponi batteriologici, esami colpocitologici (pap test) con la ricerca dei Papillomavirus (hrHPV-DNA), colposcopie, vaginoscopie , vulvoscopie , perineoscopie e biopsie delle aree esaminate».

«Le patologie vulvo vaginali più comunemente trattate», prosegue il medico, «sono quelle caratterizzate da bruciori e prurito locale intenso e spesso, anche quando meno sintomatiche, possono causare una compromissione della sessualità. Sono talvolta complesse e recidivanti e possono essere di origine infettiva, come le vulvovaginiti; autoimmune, come il Lichen Sclerosus; e neuropatica, come la vulvodinia. Le patologie del collo dell’utero più rilevanti e frequenti sono invece quelle pretumorali e inizialmente invasive. Sono legate alla diffusione in prevalenza sessuale del papillomavirus umano (HPV) e sono di rado sintomatiche salvo talvolta per scarse perdite ematiche vaginali al di fuori della mestruazione. Queste malattie si possono prevenire con la vaccinazione per HPV della popolazione in età infantile e devono comunque essere precocemente riconosciute con il pap test (l’esame delle cellule desquamate nella vagina che rappresenta il vero esame di screening) e la colposcopia (esame di livello successivo che individua le lesioni e guida eventuali prelievi bioptici diagnostici) perché curabili con maggiore successo e in modo non invasivo».

I trattamenti medici del Centro si affiancano a quelli chirurgici minivasivi a lama fredda, laser e a radiofrequenza che vengono praticati in ambulatorio, in sala operatoria o in Day hospital. Per i casi più complessi sono riservati inoltre dei giorni di Agenda esclusiva a disposizione dei colposcopisti degli ospedali e del territorio.

Luca Mirarchi

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