La vista che si può godere dalle sue camere è di quelle che per gli hotel e le case vacanze rappresentano un grande punto di forza: il golfo di Olbia e l’insenatura della spiaggia del Lido del Sole con il suo faro a illuminare la notte. Non si tratta però di un albergo ma di una struttura ospedaliera, il Mater Olbia, nata dalla partnership fra Qatar Foundation Endowment e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma. Un centro privato convenzionato con il Sistema sanitario nazionale che vanta reparti e specializzazioni d’eccellenza. Tra questi l’Unità di ginecologia e senologia, guidata dalla dottoressa Giorgia Garganese. In un anno nelle sue sale operatorie sono stati eseguiti oltre 80 interventi di chirurgia senologica e plastica ricostruttiva, tanto che numerose sono state le pazienti provenienti al di fuori dall’Isola che hanno scelto di essere seguite proprio al Mater Olbia, spinte dalla presenza di medici altamente specializzati.

«La terapia per una donna colpita da tumore alla mammella può talvolta richiedere un atto di chirurgia demolitiva che non consente di conservare il seno - spiega la dottoressa Garganese - È per noi motivo di soddisfazione poter offrire insieme al trattamento della patologia anche la cura dell’immagine corporea. Programmiamo sempre una ricostruzione totale che può avvenire nel corso dello stesso intervento chirurgico demolitivo: conservando per intero la cute della mammella, nella maggior parte dei casi, è possibile ripristinare il volume con delle protesi a goccia che riproducono la forma e la consistenza naturale del seno. Oggi possiamo contare su una continua evoluzione tecnologica dei materiali protesici biocompatibili che scegliamo per realizzare una ricostruzione».

Cura della patologia e ricostruzione vanno dunque di pari passo. È per questo che il lavoro degli specialisti della senologia è strettamente connesso con quello svolto dall’equipe di chirurghi plastici, con a capo il dottor Domenico Pagliara. «Grazie alla strettissima collaborazione tra chirurgia senologica e chirurgia plastica infatti - aggiunge la Garganese - è possibile realizzare interventi su misura per ciascuna donna e garantire risultati di grande impatto sul processo di guarigione integrale, che resta il nostro obiettivo sotto ogni profilo della sfera femminile, compreso quello psicologico, sociale, relazionale, emotivo e funzionale, in una donna che affronta un tumore al seno».

«Siamo davvero molto contenti di poter disporre nelle nostre sale operatorie di tecnologie di nuovissima generazione: ad esempio gli infrarossi che rilevano la fluorescenza dell’indocianina, per valutare la vitalità dei tessuti ricostruiti, e il plasma all’elio (detto J-plasma) per assicurare un altissimo livello di precisione durante la dissezione dei tessuti nei più delicati interventi di ricostruzione e di microchirurgia», spiega il dottor Pagliara.
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