“L'ospedale San Francesco di Nuoro sta tornando progressivamente alla normalità e presto ci saranno progetti di sviluppo importanti che rilanceranno l'attività sanitaria”.

Lo annuncia il direttore generale della Asl territoriale, Paolo Cannas, dopo la chiusura e l'accorpamento di diversi reparti a causa delle ferie estive del personale, già ridotto all'osso prima dell'estate.

Le attività sospese torneranno a funzionare secondo un calendario redatto dall'azienda sanitaria: giovedì 1 settembre riapre l'Unità Operativa Complessa di Urologia; il 5 settembre nell'Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia verranno ripristinati i servizi ambulatoriali: il martedì e il venerdì dalle 8 alle 14 riprende il servizio ostetrico-ginecologico e il mercoledì si riparte con la diagnosi prenatale e la translucenza nucale.

Il reparto di Chirurgia, che ha già ripreso l'attività di consulenza al pronto soccorso ed ai reparti ospedalieri, il 5 settembre ritornerà alla normalità partendo dagli interventi oncologici programmati, mentre la Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia riaprirà il 6 settembre.

NOVITÀ IN ARRIVO – "Non solo tornerà a pieno regime l'attività dell'Ospedale San Francesco - ha aggiunto Cannas - ma già dalle prossime settimane contiamo di apportare importanti innovazioni, di cui presto daremo notizia, che contribuiranno al rilancio del nosocomio come Dea di I livello. Novità sono in arrivo anche per il servizio veterinario della Asl n.3 con un accordo sulla distribuzione delle risorse aggiuntive regionali, per il triennio 2021-2023, che consentirà di incentivare l'arrivo di nuove professionalità".

LE PROTESTE – Nel frattempo le manifestazioni per il diritto alla salute nel territorio non si fermano: dopo la fiaccolata del 28 luglio a Nuoro promossa dall'associazione "Vivere a colori", un altro sit-in promosso da "Allerta in Barbagia" è stato annunciato per il 2 settembre (alle 10.30 nei parcheggi del San Francesco) in sostegno del personale medico sanitario del Mandrolisai e dell'ospedale di Nuoro, nel quale 117 professionisti qualche settimana fa hanno presentato un esposto alla Procura perché "non sono più garantiti i livelli essenziali di assistenza, per cui si ritiene che possano ravvisarsi profili di illiceità". 

(Unioneonline/v.l.)

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