Portare l’innovazione al letto del paziente.

È l’obiettivo del Progetto “Oncologia di Precisione”, realizzato dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale in collaborazione con la SDA dell’Università Bocconi di Milano e con il Collegio dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO), presentato nel corso del Workshop Nazionale di Consenso organizzato il 6 ottobre a Udine.

Un progetto - nato nel luglio del 2021 dal confronto tra diverse aziende sanitarie, una ricognizione nazionale tra le oltre 150 Strutture di Oncologia afferenti a CIPOMO con la collaborazione di diversi panel professionali - dal quale sono emerse proposte operative che saranno sottoposte alla valutazione delle Società Scientifiche e delle Associazioni dei pazienti per essere presentate alla Conferenza delle Regioni.

“L’innovazione non arriva automaticamente ai pazienti quando i risultati della ricerca vengono pubblicati sulle riviste scientifiche – spiega Gianpiero Fasola, Direttore Dipartimento di Oncologia presso il Presidio Ospedaliero Universitario Santa Maria della Misericordia Asu Friuli Centrale – bisogna tenere conto delle ricadute organizzative e dei cambiamenti necessari nei sistemi per favorire un accesso omogeneo, appropriato e sostenibile alle nuove possibilità di cura del cancro. Questo può avvenire solo attraverso la cooperazione tra i professionisti, che assumono la responsabilità di governo clinico, e le Istituzioni, che si sforzano di affrontare tempestivamente le conseguenze che la veloce innovazione ha sul Servizio sanitario”.

Attualmente in Italia non esiste un modello strutturale di riferimento di MTB in ambito oncologico e non esistono modelli organizzativi che abbiano validato l’efficacia e la sostenibilità dell’implementazione dell’oncologia di precisione nella pratica clinica. A livello locale sono state adottate alcune Delibere regionali, che hanno prodotto differenti modelli organizzativi, e che non affrontano il tema delle modalità di integrazione dell’attività dei MTB nei PDTA esistenti. Le proposte contenute nello Statement rappresentano quindi un solido punto di partenza.

“Sono fermamente convinto che l’incontro di Udine, su una tematica di grande attualità come l’oncologia di precisione, sia un evento quanto mai utile ed importante – dice Luigi Cavanna, Presidente CIPOMO – riunire in un confronto tutte le società scientifiche interessate, istituzioni, associazioni di pazienti, oltre a decisori, credo possa permettere di costruire un futuro migliore per tanti malati oncologici. È di fondamentale importanza che le innovazioni, sia di tipo diagnostico che di tipo terapeutico, di dimostrata efficacia siano fruibili per tutti i malati di tumore, indipendentemente dalla Regione di residenza, o dalla sede di residenza, urbana, o rurale. Il Cipomo, collegio cui fanno capo tantissimi primari di oncologia, di ospedali diffusi su tutto il territorio nazionale è impegnato, proprio attraverso questa capillarità, a garantire una reale equità di accesso alle cure oncologiche innovative. Con il convegno di Udine si gettano quindi le basi per un miglioramento organizzativo, che permetta per tutti i malati di tumore, del nostro Paese, cure oncologiche innovative e personalizzate”.

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